“Tedesco biondo…”. Karl-Heinz Schnellinger venne portato in Italia dal Mantova, ma disputò la stagione 1964-’65 nella Capitale, dopo gli arrivederci alla Roma di Sormani e Malatrasi. Gli altri gialloross…oneri di quel decennio: Fabio Cudicini (giunse nella Capitale nel ’58), Ambrogio Pelagalli, Victor Benitez, Paolo Barison, Antonio Valentin Angelillo.
Nel ’67, dopo un’annata con la casacca della Lupa, Nevio Scala – prodotto del settore giovanile del Diavolo – tornò a Milanello. Renato Bodini, conosciuto dai tifosi romanisti per essere stato citato nel brano ‘Campo Testaccio’, indossò pure la maglia rossonera. Per Oliviero Mascheroni e Celestino Celio un campionato con il Milan e due in giallorosso.
Nel 1960 Alfio Fontana (tre scudetti con i ‘Casciavit’), si trasferì nell’Urbe assieme a Juan Alberto Schiaffino. Mario David invece compì il percorso inverso. Giorgio Braglia diede un’importante contribuito alla quarta Coppa Italia della storia del Diavolo: aveva debuttato in Serie A con Roma.
Nonostante qualche infortunio di troppo, Gigi Radice si tolse diverse soddisfazioni con i ‘Casciavit’. E l’unica stagione sulla panchina giallorossa gli rimase nel cuore: l’annata antecedente Italia ’90, quella di una Lupa che allo stadio Flaminio ‘giocava cor core’. Sapevate che le prime partite in Coppa Italia Franco Tancredi le disputò con il Diavolo? E che nel 1986 Toninho Cerezo stava per trasferirsi al Milan? Nel ’52 fu Gipo Viani a riportare i giallorossi nel massimo campionato. Tra gli altri doppi ex anche Francesco Vincenzi (realizzò lui il primo gol della Roma in Coppa dei Campioni), Pierluigi Pizzaballa,Dario Bonetti e il compianto Carlo Petrini.