Per i tifosi rossoneri sarebbero meglio non citare la stagione 1997-’98. L’11 aprile di ventisette anni fa Milan-Atalanta andò in scena alla vigilia di Pasqua: un match ricordato per l’ultimo successo di Fabio Capello alla guida dei ‘Casciavit’. Quel sabato Roberto Donadoni, forse l’ex più illustre assieme a ‘SuperPippo’ Inzaghi, rimase in panchina.
Ambrogio Pelagalli, seppur non da tiotolarissimo, festeggiò l’ottavo tricolore e la prima Coppa Campioni della storia del Diavolo: vestì in periodi diversi anche la casacca orobica. Lo scudetto milanista del 1951, quello conquistato dopo un lungo digiuno, venne ‘condito’ dalle sedici reti di Carlo Annovazzi, il quale due anni dopo si trasferì a Bergamo per cinque annate. Furono invece nove (in quattordici partite) i gol di Aurelio Santagostino, che dopo quel titolo andò ad indossare proprio la maglia della Dea.
Che anni, i Cinquanta, per il Milan: tricolori festeggiati da altri ex atalantini come Jorgen Soerensen, Valentino Valli, Luigi Zanier, Amos Mariani. Pierluigi Ronzon è ricordato soprattutto per i suoi trascorsi con Sampdoria e Napoli, ma giocò anche con gli orobici e con i rossoneri. Quel…bergamasco d’azione di Ottavio Bianchi vestì la casacca del Diavolo nella stagione 1973-’74.
La prima a Milanello di Pierluigi Pizzaballa, la ‘figurina introvabile’ che con la Dea festeggiò la Coppa Italia del ’63. Aveva esorditoin Serie A proprio in una sfida tra l’Atalanta e il Diavolo, anche se disputata a Bergamo. Tra gli altri doppi ex citiamo Ottorino Piotti, Giuseppe Incocciati, Gianluigi Lentini. Scusate se abbiamo dimenticato qualcuno. Bertil Nordahl, fratello di Gunnar, giocò in Italia con la squadra orobica.