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martedì, Settembre 30, 2025
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Un’inattesa serata da poker

Dopo la resa di Como, un risultato così esplosivo da parte della Lazio non se l’aspettava nessuno. E pensare che nelle due ore precedenti la partita, lo stadio era particolarmente nervoso. In un generale clima di contestazione e scetticismo, la squadra è partita a fari spenti.

Ha avuto il merito – e la fortuna – di passare in vantaggio al primo tiro in porta. Dopo il goal Guendouzi ha esultato mimando il volo dell’aquila, riportando sullo stadio un clima di liberatoria leggerezza. Il raddoppio di Zaccagni è arrivato quasi fisiologicamente. Prima dello scadere della prima frazione, in goal anche Valentin Castellanos (il nome per esteso è d’obbligo dopo una prestazione finalmente convincente) facilitato dalla sfortunata uscita a vuoto di Montipò, che ha certificato la sconfitta con un errore da matita blu.

Nella ripresa, prima del bel goal del subentrato Dia, due compagini al piccolo trotto, impegnate a non farsi male, in vista del tanto lavoro da fare. Dovranno entrambe crescere molto. Il Verona, se vorrà confermare la partecipazione nella massima serie e la Lazio, alla continua ricerca di una quadra in difesa. Tra la seconda e la terza marcatura laziale, il Verona ha avuto due nette occasioni per dimezzare lo svantaggio, gentile omaggio del reparto difensivo laziale, mal supportato, a onor del vero, da un centrocampo spesso distratto. Ma forse, è come cercare il pelo nell’uovo, perché dopo un 4 a 0, i vincenti hanno sempre ragione.

PAGELLE:

Provedel 6,5: due soli interventi, decisivi.

Marusic 6,5: puntuale, come un riservista svizzero.

Gila 6: irruento ma tempestivo.

Provstgaard 7: il migliore della difesa, una bella sorpresa per una squadra che non ha potuto fare mercato.

Nuno Tavares 6: la sua esplosività va preservata. Ma stasera non serviva.

Guendouzi 6,5: si scrive Lazio si legge Guendouzi. Spesso sopra le righe ma gioca sempre col cuore.

Rovella 6: da uno come lui, con quella faccia da “cocco della maestra” ci si aspetta sempre qualcosa di più.

Dele-Bashiru 6: discontinuo ma efficacie.

Cancellieri 5,5: imballato, dovrebbe cercare di giocare in modo più semplice. Non è il titolare. Tornerà utile.

Castellanos 7,5: “quando imparerà a fare goal brutti, allora sarà davvero forte”. Così, parola più parola meno, Sarri descriveva il modo di giocare del Taty. E lui ha risposto, con un goal essenziale, a coronamento di una partita perfetta.

Subentrati

Pellegrini 6: un po’ arruffone ma prendere o lasciare.

Belahyane 6: scolastico ma puntuale.

Dia 6,5: umile e concreto, tornerà utilissimo nel corso della stagione.

Pedro 6,5: indispensabile. Il solo sapere che c’è infonde un senso di sicurezza.

Migliore del Verona: Sarr 6 sempre pericoloso, un attaccante di ottima qualità

Peggiore del Verona: Montipò 4,5 spiace sempre criticare un portiere, il ruolo più difficile nel gioco del calcio. Il Verona avrebbe perso lo stesso ma lo svarione c’è stato.

Arbitro:

Valerio Crezzini: 7 – forse avrebbe potuto mostrare un paio di gialli ai veronesi ma, nel complesso, la conduzione del giovane arbitro è stata esemplare.

Tabellino completo a cura di numeridelcalcio.com

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