Nel weekend che si chiude con la tristissima notizia della scomparsa di quel grande uomo di calcio e di vita che era Sven Goran Eriksson, il nostro campionato continua a regalarci situazioni per molti versi inaspettate, anche se siamo solo alla seconda giornata.
Abbiamo ben quattro squadre di peso – Milan, Roma, Bologna e Fiorentina – che hanno racimolato pochissimo: le prime tre un solo misero punticino, mentre la Viola si è fermata a due pareggi. Il rendimento di Milan e Roma, in particolare, sta facendo venire qualche dubbio ai tifosi.
I rossoneri, dopo un precampionato da urlo, si sono sciolti come neve al sole contro avversari tosti ma non certo tra i più temibili. E pensare che l’unico punticino l’hanno conquistato in casa al 96° minuto… non c’è proprio da stare “Allegri”! La prossima partita contro la Lazio potrebbe già essere un momento cruciale. Il Parma, che ha “giustiziato” il Diavolo, merita invece un bel 10 e lode.
In casa Roma, sconfitta amarissima tra le mura amiche contro un Empoli inaspettato. Nonostante l’entusiasmo iniziale per la permanenza di Dybala, gli uomini di De Rossi sono sembrati molto confusi in attacco.
Anche il Bologna, vera rivelazione dello scorso campionato, con il suo unico punto sta facendo preoccupare un po’, ma tutto ciò è più comprensibile viste le partenze di pedine chiave come Calafiori e Zirkzee, oltre a quella di mister Thiago Motta, e con un Ferguson non ancora al top.
Dall’altra parte, abbiamo visto la “resurrezione” di un Napoli rivitalizzato dopo la batosta di Verona. Il lavoro di Conte sembra cominciare a dare i suoi frutti sulla squadra partenopea, in attesa che il mercato completi definitivamente la rosa.
La Fiorentina, con il pareggio imposto dal Venezia, ha mostrato di avere una rosa ancora incompleta e dovrà sicuramente pescare dal mercato, in questi ultimi giorni, ciò che manca. I lagunari, dal canto loro, hanno dimostrato di potersela giocare in questa serie A.
Anche la Lazio è uscita con le ossa rotte da questa seconda giornata, non riuscendo a confermare la buona impressione (o almeno la concretezza) mostrata nel turno precedente. Molto più convincente l’Udinese nel ruolo di “giustiziere”.
Torino-Atalanta è stata forse la partita più spettacolare di tutta la giornata. La sconfitta dei nerazzurri non deve eccessivamente preoccupare la tifoseria: gli uomini di Gasperini se la sono giocata fino all’ultimo e, se Pasalic non avesse sbagliato un rigore allo scadere, il pareggio avrebbe premiato giustamente la produzione offensiva bergamasca. Attenzione però, il Torino non ha rubato nulla, dimostrandosi squadra tosta nonostante un mercato sulla carta non esaltante che ha urtato e parecchio chi tifa granata.
Il Genoa, a differenza delle squadre precedenti, ha confermato la bella impressione dell’esordio contro i campioni d’Italia dell’Inter. I liguri sono stati corsari in casa del Monza grazie al nuovo bomber Pinamonti. Per i brianzoli ora è imperativo correre ai ripari in queste ultime ore di mercato.
I campioni d’Italia dell’Inter, dopo il mezzo passo falso di Genova (dove hanno buttato una vittoria che sembrava già acquisita), si sono presi la rivincita contro il Lecce. Certo, l’impegno non sembrava proibitivo, ma come queste due giornate hanno dimostrato, nulla è scontato. Nessuna fatica e anche un record per il nostro campionato battuto da Calhanoglu con il suo diciassettesimo rigore realizzato di fila!
Primo punto per il Como sul campo sempre ostico di Cagliari, sfiorando nel tempo di recupero, per ben due volte la vittoria. Per la squadra più “ricca” di tutte, il primo “nichelino” da conservare gelosamente. Dall’altra parte, dopo l’illusione del vantaggio, alla fine sono apparsi quasi miracolati.
Ed eccoci ad “Una squadra sola al comando” ovvero la Juventus. Gli uomini di Thiago segnano in quantità quasi quanto i milioni investiti in quest’ultimo mercato. Dopo quattro anni di astinenza e vicissitudini varie i bianconeri puntano dritti a riprendersi il tricolore. Per il Verona troppo il divario tecnico condito anche da un pizzico di presunzione. Insomma un brusco risveglio.
Ma nel giorno del cordoglio ogni entusiasmo si spegne e tutto diventa relativo.
Alla prossima