Conturbante come Sharon Stone, machiavellica come sarrismo comanda, la Lazio ammirata ieri sera ha vinto con merito una partita affrontata con il coltello fra i denti. La squadra si è dimostrata più forte delle proprie debolezze, affrontando l’incontro con cinque titolari a disposizione. Sulla fascia destra Lazzari e Bašić al centro, vale a dire le riserve delle riserve, hanno dato vita a duelli rusticani e vinti gettando il cuore oltre l’ostacolo.
Il pubblico laziale aveva approcciato la partita con molto timore, quello juventino, un’autentica muraglia umana che occupava quasi la metà della Curva Sud, se n’è rimasto silente per tutto l’incontro, probabilmente in segno di protesta contro i propri beniamini. La Lazio ha segnato alla prima occasione con il redivivo Toma Bašić, l’ormai ex esubero che era stato marginalizzato dai piani tattici di Baroni prima e dallo stesso Sarri poi, con un tiro alla Pavel Nedved che ha fatto vibrare l’Olimpico di pura commozione. Il croato ha confermato il suo ottimo stato di forma con una prestazione convincente, un pressing martellante, una visione di gioco superiore. Tutta la squadra ha sfoderato una prova d’orchestra maiuscola, condotta con un crescendo rossiniano indifferente alle entrate in successione dei campioni presenti sulla lussuosa panchina bianconera. Ogni volta che si scaldava un sostituto, erano milioni di euro che si apprestavano ad entrare in campo.
Una situazione esattamente opposta all’attuale Lazio lotitiana, che deve fare di necessità virtù grattando il fondo di una pentola quasi completamente svuotata. Nel calcio moderno, sempre più raramente Davide può battere Golia. Ecco perché ieri sera il tifoso laziale è tornato a casa veramente felice.
7,5
Efficace ed efficiente, lucido e concentrato, si conferma come uno dei migliori portieri italiani
6,5
RIpescato per carenza di organico si sistema sulla fascia presidiandola con ordine. (PELLEGRINI 6,5: Un lottatore che alza sempre un polverone. Ieri sera meno fumo e più arrosto)
7,5
Un Totem che si eleva ad ogni cross delle ali juventine
7,5
Aveva il compito più difficile perché Vlahovic è uno spauracchio per qualsiasi difesa
7
Quando Adam non si limita al compitino può risultare decisivo
6,5
Un po’ spaesato. Quasi un anarchico. Ma Guendo è fatto così
7
Prestazione da leader di un giocatore non titolare
8
Basic Instinct: mette la firma sulla più bella vittoria della Lazio del 2025. (VECINO 6,5: La sua esperienza e la sua fisicità hanno messo in cassaforte il successo laziale)
7,5
I come Isaksen, I come incontenibile. Se continua così Vecino può rilassarsi in panchina. (PEDRO SV)
6
Una sufficienza di incoraggiamento. Con il suo fisico deve provare a dare di più. (NOSLIN SV)
7,5
Nel primo tempo sottotono. Nell’ultima mezz’ora devastante. Sembra si trovi a meraviglia con Vecino. Sarri avrà preso nota
6
Incolpevole sul goal, per il resto ordinaria amministrazione
6
Si propone meno del solito
6,5
L’unico a proporsi con una certa continuità, salva la propria squadra dal 2-0 (JOAO MARIO SV)
6
Partita diligente, ma senza squilli
5
Non recepisce le direttive dell’allenatore e viene sostituito all’inizio della ripresa (YILDIZ 6: Prova qualche incursione sulla sinistra, ma non è giornata)
5,5
Già ammonito rischia il secondo giallo, ma viene graziato dall’arbitro (OPENDA SV)
6
Meno incisivo del solito, ben contenuto dalla difesa biancoceleste
5
Sbaglia molto in disimpegno, rischia di compromettere definitivamente la partita con un retropassaggio rischiosissimo. Autolesionismo allo stato puro
5
La consueta partita anonima (K. THURAM 5,5: Si fa vedere con un colpo di testa respinto da Provedel, ma il suo apporto a centrocampo è pressoché nullo)
6
Il suo apporto non manca ma non è assistito dai compagni
4
“Decide” la sfida con un retropassaggio “suicida”. Atteggiamento indolente per tutto il resto della partita (KOSTIC 5: Non azzecca un cross)
5
Rovina una buona direzione con cinque minuti di pura follia. Prima non espelle McKennie per un fallo macroscopico e poi non “indaga” su un possibile rigore su Conceicao. Due episodi chiave che hanno alterato l’esito della partita.



