Continua la grande alchimia tra il pubblico del Dall’Ara e i protagonisti in campo. Meno spettatori rispetto ai precedenti giovedì di Coppa, ma in rossoblù se ne infischiano e dimostrano di voler prendere fin da subito per mano la partita. I ragazzi di Italiano trovano il vantaggio dopo una respinta maldestra della difesa, ma vengono castigati pochi giri più tardi per uno scivolone di Lucumì – prima e dopo impeccabile. Le tante conclusioni non portano alcun effetto e il Salisburgo si salva come può andando a riposo come un pugile chiuso all’angolo che sente la campanella. La ripresa si apre sulla stessa impronta del primo tempo con il Bologna arrembante, al punto da portare la gara dalla sua con due lampi in pochi minuti. Dallinga imbeccato da Miranda prima e il volo in cielo di Bernardeschi sul pallone morbido di Zortea piegano il Salisburgo, che prova a reagire creando delle pericolosità a una difesa fin lì granitica. Ratkov, dopo diversi squilli, trova il gol che rimette in careggiata i suoi, prima di vederselo annullare per una posizione di offside. E’ lo stesso centravanti classe 2003 a sfiorare di nuovo la rete, con il sinistro stampato sulla traversa. Nel finale, tra il folgore del pubblico che già assaporava i tre punti, a rendere ancor più dolce la serata ci ha pensato Orsolini con la rete del poker, tanto cercata e finalmente trovata.
6,5
Un paio di interventi importanti sul risultato in bilico. Sul gol non può nulla, anzi, lo ritarda grazie al primo intervento.
7
Non c’è Holm, il problema non sussiste. Corre, recupera, strappa e serve a Bernardeschi un cioccolatino.
6,5
A prescindere con chi giochi, lui risponde sul campo e lo fa sempre egregiamente. Oggi anche un paio di sventagliate telecomandate. (VITIK 6: Un pò leggero nei contrasti, seppur le sortite non siano andate a buon fine per il Salisburgo.)
6,5
Una partita (quasi) perfetta; l’unica sbavatura la scivolata che spiana la strada al due contro in occasione del gol ospite. Frena le poche folate avversarie e avvia per un paio di volte l’azione dopo aver eluso l’intervento dell’attaccante.
7
Ogniqualvolta si aggira sulla trequarti, la difesa austriaca rabbrividisce visti i tanti traversoni pericolosi inseriti al centro.
6,5
Utilizza il corpo come meglio può; Diabate lo francobolla, lui se lo scrolla di dosso. (MORO 6: Spedisce l’ultimo pallone in curva, ma arriva prima dell’avversario.)
6,5
Ha la gamba di aggredire al novantesimo una volta battuta la ripresa del gioco. Strepitoso.
7
Ci prova in tutti i modi, ma sembra proprio non volerne sapere il pallone di entrare. Nel finale, invece, tutti gli sforzi vengono premiati e manda in visibilio il pubblico del Dall’Ara.
7
Apre le marcature facendosi trovare al posto giusto. Manda in porta i compagni e dispensa qualità a dismisura. (FABBIAN 6,5: Anche oggi rimanda l’appuntamento con la rete per questioni di centimetri, ma l’atteggiamento un’altra volta è quello giusto.)
7
Vola in cielo e cala il tris. Qualche appoggio sbagliato, ma il connubio creato con Miranda nel primo tempo fa venire il mal di testa alla catena di destra austriaca. (DOMINGUEZ 6: Combina con Miranda avviando il gol del poker.)
7
La zampata del primo tempo è solo l’assaggio di quello che combina nella ripresa. Sigla il nuovo vantaggio, ma ancor prima apre il gioco che poi porta alla rete dell’uno a zero.
6
Avrebbe dovuto essere più spietato in zona gol, ma crea più lui di qualsiasi altro compagno di squadra sommati.
5
Accomoda per Odgaard il gol del vantaggio, si fa andare via sempre da Pobega non capendo come starci attaccato.
6
Una partita di facile gestione, ne detiene il controllo.



