Nella partita di stasera la Lazio ha perso la prima occasione per tentare di riagganciare le squadre che puntano all’Europa che conta. Il meritato goal del vantaggio di Isaksen è giunto solo dopo che Castellanos e lo stesso danese avevano mancato due occasioni clamorose. La Lazio, che stava giocando in dieci (Nuno Tavares, con la testa altrove, sembrava non fosse nemmeno entrato in campo) si è fatta raggiungere per un’ingenuità non giustificabile, almeno a certi livelli. Il Bologna è apparso meno determinato del solito, soprattutto davanti e la squadra di Sarri ne ha approfittato per tentare il colpaccio che avrebbe dato la svolta al suo campionato. Dopo il goal del vantaggio, la Lazio si era infatti portata a tre punti dal Bologna e a sei dalla Roma. Un’ipotesi di rimonta che è durata meno di cento secondi. La classifica continua ad essere modesta, un decimo posto che potrebbe anche peggiorare, vista la qualità della concorrenza (Cremonese, Udinese e lo stesso Sassuolo), nonostante la squadra – dal derby in poi – abbia offerto prestazioni più che dignitose, soprattutto se paragonate alla qualità degli interpreti di cui può disporre il tecnico Sarri. Questa sera, nove tiri in porta al Bologna, un goal soltanto. È evidente che lì davanti esistano problemi vari e che l’assenza di un centravanti di ruolo non possa più essere mimetizzata dai continui esperimenti di Sarri. La partita, nel suo complesso, è stata piacevole. Ma forse, la parte migliore del pomeriggio all’Olimpico, è stato il preludio: il “ritorno a casa” di Ciro Immobile e il ricordo dell’indimenticabile Sinisa Mihajlović, alfiere e simbolo di quella squadra che arrivò a sfiorare il tetto d’Europa.
6
Si oppone con bravura al tentativo del Bologna e capitola sulla ribattuta di Odgaard
6
Il decano della Lazio – stasera 330 partite con la maglia biancazzurra – stasera ha confermato i suoi pregi e i suoi limiti.
3
Ha giocato molto bene salvando un goal già fatto. Ma commette un’ingenuità grave, che gli costa l’espulsione. Poi apostrofa l’arbitro con insolenza e maleducazione. Comportamento ingiustificabile
6,5
Il migliore della difesa.
5
Voto di incoraggiamento per questo giocatore che va recuperato a tutti i costi. (LAZZARI 6: 45′ Partita sufficiente)
6,5
Si danna l’anima, sfiora anche il goal.
6
Non al meglio, non ha i novanta minuti nelle gambe. (DELE BASHIRU sv: 76′ Ingiudicabile)
6,5
Ennesima buona prestazione per questo giocatore che stasera – con la squadra ridotta in dieci – ha giocato addirittura da playmaker. (PATRIC sv: 80′ Ha bisogno di allenamento)
6
Solo il goal gli evita l’insufficienza. Deve imparare ad essere cattivo (CANCELLIERI 6: 45′ non ha fatto rimpiangere il titolare)
5
Se la Lazio ha affisso in bacheca “cercasi centravanti disperatamente” forse qualche domanda il Taty deve iniziare a farsela. (NOSLIN 6,5: 60′ sarebbe dovuto entrare prima, il suo piccolo magic moment doveva essere sfruttato meglio)
6,5
Francobollato dalla difesa rossoblù, anche stasera il suo apporto non è mancato.
7
Nel gol subito ci mette una pezza iniziale, sul tap-in non può nulla. Compie un paio di interventi importanti nella ripresa, uno su tutti sulla rasoiata di Guendouzi.
6,5
Il gol del Bologna nasce da una sua giocata, che per poco non costa a lui la soddisfazione. Dietro un paio di sbavature, sfortunato in occasione della rete subita quando perde contatto con il terreno.
5,5
E’ in difficoltà, mentale e fisica. Errore in fase di disimpegno prima di accasciarsi più tardi sul rettangolo verde per il cambio. (DE SILVESTRI 6: 39′ Italiano ci aveva avvisato: De Silvestri sta facendo il centrale in allenamento e può farlo. Detto, fatto)
6
Non perfetto come suo solito, anche se le poche disattenzioni in qualche maniera vengono coperte. Nella ripresa decisamente meglio
6
Pericoloso nel primo tempo con un paio di scorribande, una di queste lo vede dinanzi a Provedel. In fase di ripiego alterna errori di concentrazione a grandi cose.
6
Sfiora la rete del vantaggio con una botta con il piede debole dal limite; corre, pressa e mantiene alto il ritmo.
6
Apre a destra e a sinistra con anche colpi di fino, poi però svanisce finendo per esser sostituito (FERGUSSON 6,5: 64′ Il problema al ginocchio lo rende deficitario con la Cremonese, preservato con il Parma e oggi richiamato a gara in corso, nella quale non disdegna di affacciarsi perfino nei pressi dell’area laziale.
)
6
Subito protagonista con un controllo orientato e un mancino a suonare la scossa. Nuno Tavares è in continua difficoltà, seppur non incida quanto sperato (BERNARDESCHI 5,5: 64′ Una ripartenza sciupata per un’apertura errata.
)
6,5
Raccoglie la seconda palla e per poco non trova la porta. Porta trovata sul finale del primo tempo in cui è lesto a spingere da due passi il tap-in del pareggio.
5,5
Molto meno incisivo del solito. Non salta quasi mai l’uomo faticando a premere sul fondo del campo (ROWE 5,5: 64′ Mette un po’ di pepe sul versante mancino, ma la freschezza di Lazzari lo limita apparendo poco cattivo nei duelli)
5,5
Poco coinvolto nella manovra rossoblù. Nel primo tempo impatta bene con l’apertura su Orsolini, nella ripresa – complice anche la stanchezza – tanti appoggi sbagliati (DALLINGA sv)
6
Forse un tantino permaloso ma va bene così.



