La Fiorentina supera l’Udinese al termine di una partita emozionante e, complice l’inatteso scivolone interno della Lazio contro il Lecce, acciuffa in extremis il pass per la prossima Conference League.
Decisiva è l’espulsione sul finire del primo tempo di Bijol per doppia ammonizione, che ha consentito agli uomini di Palladino di disputare tutto il secondo tempo in superiorità numerica.
E dire che il primo tempo era stato in equilibrio con gli ospiti più pericolosi in avvio, ma con i friulani che hanno trovato la dodicesima rete in campionato di Lucca con una rasoiata appena dentro l’area di rigore avversaria.
La Fiorentina ha il merito di ribaltare il risultato nei primi minuti della ripresa, dapprima con un bellissimo sinistro di Fagioli che si infila nell’angolo alla sinistra dell’incolpevole Okoye e, successivamente, con una prodezza di Comuzzo, che con uno splendido colpo di tacco finalizza un’azione ubriacante sulla sinistra di Richardson.
Il vantaggio acquisito e l’uomo in più finisce paradossalmente per deconcentrare i gigliati che, incredibilmente, si fanno raggiungere dagli uomini di Runjaić, che segnano in mischia con Kabasele sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
La partita si infiamma perché, complice il vantaggio del Lecce all’Olimpico, la Fiorentina vuole assolutamente agganciare l’ultimo posto utile per l’Europa.
Ed è proprio Kean, l’uomo simbolo di questa stagione in chiaroscuro, a riagguantare il vantaggio (con una buona dose di fortuna, perché il suo tiro non irresistibile viene deviato in modo decisivo da Zemura) quando mancano otto minuti alla fine.
La partita finisce con i giocatori viola sotto i propri tifosi, assiepati nel settore ospiti, che, dapprima contestano, ma alla fine si sciolgono in un applauso liberatorio nei confronti dei loro beniamini.
Buono l’arbitraggio di Marcenaro.
Foto: Giuliano Marchisciano
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