Quello che andiamo a commentare adesso è l’unico turno infrasettimanale di tutto il torneo, che conferma la tenuta degli avanposti da parte della coalizione sudista Napoli-Roma. Quest’ultima mantiene il distacco dalle forze del nord, Inter e Milan, incrementandolo addirittura proprio sui rossoneri. Ma andiamo al dettaglio.
Il Napoli si scrolla di dosso la grande paura di un risultato beffardo e pericoloso affrontando il Lecce. Il giovane attaccante salentino, promessa del calcio nazionale, Camarda si fa ipnotizzare dal gigante Milinkovic-Savic, facendosi neutralizzare un calcio di rigore sul risultato di 0 a 0. Da qui in poi il Napoli sale in cattedra, fa entrare i pezzi da novanta dalla panchina e alla fine vince la partita grazie al solito colpo di testa di Anguissa.
La Roma risponde il giorno successivo facendo fuori in casa propria un coriaceo Parma. Da segnalare la successione di cambi che ha portato alla rete il tanto contestato Dovbyk: prima esce per infortunio al sesto minuto Fergusson, che viene sostituito da Bailey, a sua volta sostituito per scelta tecnica all’intervallo, appunto da Dovbyk. Il Parma deve certamente molto alle prodezze di Suzuki, ma certamente non ha sfigurato contro la capolista.
Il Milan non è riuscito a mantenere l’iniziale vantaggio sul campo di Bergamo e alla fine dei conti deve essere più che soddisfatto di aver portato via il punticino. Assolutamente fuori partita Gimenez, e con Leao e Modric non nella loro migliore giornata, i rossoneri devono ringraziare il solito Maignan e una discreta dose di fortuna. Tra le fila dell’Atalanta va segnalata la grande prestazione di Lookman, autore tra l’altro della rete del pareggio nerazzurro.
Il riscatto dell’Inter, dopo la controversa sconfitta di Napoli e tutte le successive polemiche, è stato immediato e convincente. Vittima sacrificale la povera Fiorentina che torna a casa con tre palloni nel sacco. Vittoria sacrosanta frutto di una ripresa scintillante dei nerazzurri dopo un primo tempo sì dominato ma con poca cattiveria. Doppietta di Calhanoglu e un eurogol di Sucic dopo un’azione degna del miglior Maradona. Anche questa volta arbitro e VAR disattenti che tolgono ai nerazzurri un rigore netto ed un altro un po’ meno netto ma meritevole di una revisione al monitor. A subire entrambi gli interventi il povero Pio Esposito. Per la Fiorentina, situazione al limite e senza precedenti, con la panchina di Pioli che trema tanto quanto una scossa di settimo grado della scala Mercalli.
Con Spalletti prossimo a varcare i cancelli della Continassa ecco la Juve rifarsi il trucco grazie ai cosmetici forniti dalla ditta Brambilla così da ammaliare l’Udinese rimasta attonita ed inerme, assolutamente colpita dallo charme della Signora. Un Vlahovic rigenerato e un Gatti superlativo sono bastati per mettere sotto scopa i friulani e chiudere la partita sul 3 a 1. Premesso che il risultato non fa una piega, il primo dei due rigori concessi ai bianconeri è apparso alquanto dubbio, e questo è forse l’unico alibi cui può appigliarsi la compagine bianconera, quella meno blasonata.
Ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie il Como per avere la meglio, 2 a 1, su un eccellente Verona. I veneti hanno ribattuto colpo su colpo le sfuriate lariane ed anzi spesso hanno avuto il pallino del gioco. Possiamo di certo affermare che la squadra scaligera sarà un osso duro da affrontare a cominciare dall’Inter che la incrocerà domenica nell’orario di pranzo. Il Como invece sarà ospite del Maradona.
Un pareggio a reti bianche tra Bologna e Torino con i padroni di casa ad avere la supremazia del gioco, ma i granata si sono difesi benissimo. Ottimo il portiere Palerari; i granata hanno addirittura colpito una clamorosa traversa con Adams. Il Bologna ha perso così l’occasione per restare incollato al gruppo di testa.
In pieno dramma sportivo, il Genoa cede pure alla sorprendente Cremonese di Nicola, vecchio cuore rossoblù, che grazie alla doppietta di Bonazzoli, la prima delle quali con la “solita” rovesciata, adesso occupa una posizione di prim’ordine in classifica, anche se l’obiettivo primario resta la salvezza, magari raggiunta in tranquillità. Adesso vediamo quale sarà il destino di Vieira, che nel giro di qualche mese è passato da potenziale allenatore dell’Inter a probabile “disoccupato”. Questo è il calcio!
Importante vittoria esterna del Sassuolo che infligge al Cagliari la sua terza sconfitta interna consecutiva. Con questo successo assolutamente meritato i neroverdi si attestano in una comoda posizione di metà classifica. Discorso inverso per gli isolani, che invece non riescono a scrollarsi di dosso i prodromi di una contestazione sempre più tangibile.
Dopo aver battuto la Juventus e sancito l’addio di Igor Tudor dalla panchina bianconera, la Lazio non va oltre lo 0 a 0 sotto la torre pendente. Il risultato alla fine sancisce una parità anche per quanto riguarda le occasioni. Le squadre si sono divise i due tempi, meglio la Lazio il primo mentreal Pisa andava il secondo. Piccoli passi avanti per entrambi.
Alla prossima



