All’improvviso l’incoscienza. Quella romanista, che nella giornata sulla carta più agevole, cade pesantemente in casa contro un piccolo Torino. Finisce 1-0 per i granata con gol di Simeone nella ripresa. Ma ancora più piccola è la Roma che si risveglia bruscamente dopo l’avvio lanciato. Giallorossi mai in partita, lenti, farraginosi nella manovra, con Gasperini che ci mette del suo lasciando fuori un ariete come Ferguson per fare spazio e due falsi nove come Soulè e Dybala che finiscono con il giocare lontani dalla porta e senza punti di riferimento, la conclusione è zero tiri in porta. Torino tutto arroccato dietro, con sette difensori aggiunti davanti a Israel, e Roma impalpabile, mai nel vivo del gioco, quasi stanza, sempre seconda sul pallone e con poche idee. Il vantaggio granata in avvio di ripresa con Simeone, che ha abilmente sfruttato una palla malamente persa da Konè, che gli ha spianato la strada verso la porta. E una volta al limite, il classico tiron a giro che ha fulminato Svilar. Fine delle trasmissioni. Perché neppure l’inserimento della punta ha prodotto effetti colorati di rosa. La Roma ha continuato a far girare la palla con la lentezza di una tartaruga, sempre facile preda della retroguardia granata che non ha neppure sofferto tanto per portare a casa il risultato. Esulta Baroni, mastica amaro Gasperini che nella settimana del derby, avrà molto da lavorare.
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