…Minuto 87’ Pulisic porta il Milan avanti sia all’avversario di turno, il Genoa, che in classifica generale scavalcando i cugini dell’Inter. Sembra tutto nella normalità delle cose, ma rivedendo le immagini si capisce che ci sono molti dubbi sulla validità della rete per un possibile fallo di mano dello stesso Pulisic. Il Var non riesce a trovare immagini certe così, dopo tre minuti di attesa la rete viene convalidata….
Minuto 87’ Pulisic porta il Milan avanti sia all’avversario di turno, il Genoa, che in classifica generale scavalcando i cugini dell’Inter. Sembra tutto nella normalità delle cose, ma rivedendo le immagini si capisce che ci sono molti dubbi sulla validità della rete per un possibile fallo di mano dello stesso Pulisic. Il Var non riesce a trovare immagini certe così, dopo tre minuti di attesa la rete viene convalidata.
Da qui in poi un quarto d’ora tra i più concitati ed emozionanti di questi ultimi anni. Azioni da una parte e dall’altra con i genoani, feriti nell’orgoglio, spingere come forsennati a testa bassa. Poi il fatto incredibile dell’espulsione di entrambi i portieri (solo un precedente datato 28 marzo 1992 Inter-Torino 0-0) Maignan autore di una uscita davvero pericolosa con ginocchio altissimo che colpisce al costato l’avversario. Il suo posto viene preso Giroud capace di mantenere imbattuta la porta rossonera, compiendo un paio di miracoli a prescindere lo stile. Dopo qualche minuto viene espulso anche il portiere rossoblu Martinez, che portandosi in area avversaria nel concitatissimo finale, fermava una ripartenza avversaria e, già ammonito, veniva espulso. Il Milan vince ma il Genoa non esce certamente battuto da questa gara epica.
Nel primo pomeriggio l’Inter era riuscita nell’impresa negativa di dilapidare un doppio vantaggio iniziale nei confronti di un ottimo Bologna. Un rigore maldestramente provocato da Lautaro, autore precedentemente di una spettacolare rete, rimetteva in partita i felsinei che ad inizio ripresa riportavano in parità le sorti dell’incontro, grazie ad una marcatura “intelligente” di Zirkzee che uccellava l’intera difesa nerazzurra. Da qui in poi l’Inter si rimetteva alla ricerca del successo ma gli attacchi risultavano sterili, specie dopo la scelta tecnica di Inzaghi di togliere Thuram per inserire l’evanescente Sanchez. Per i milanesi ennesimo stop interno dopo il mercoledì di coppe e per giunta contro un’altra squadra emiliana. Il Bologna , dal canto suo, ha confermato di essere squadra molto complessa da affrontare grazie alla sagacia tattica di mister Thiago Motta e di un manipolo di giovani di belle speranze.
Il sabato proponeva anche il bigmatch della giornata, ovvero il Derby della Mole Juventus-Torino che, come pronostico della vigilia, vedeva la vittoria dei padroni di casa con il classico punteggio di 2 a 0. Nulla da eccepire vista la netta differenza tra i due roster nonostante la contemporanea assenza del duo Chiesa e Vlahovic. Adesso per la squadra di Allegri, alla ripresa dopo la sosta per le nazionali, la possibilità di poter quasi azzerare la distanza dalla vetta, dovendo affrontare al Meazza il Milan capolista. Per Juric non mancheranno le riflessioni per cercare di rimettere insieme i cocci che il derby gli ha restituito. Alla ripresa riceverà l’Inter non certo l’avversario migliore per ricominciare.
Il turno di campionato prendeva il via di venerdì con due pareggi. A reti bianche tra Empoli e Udinese con i toscani ad avere più rimpianti dei friulani per una vittoria che avrebbe meritato.
Uno a uno invece allo stadio del Mare di Lecce che ospitava il Sassuolo. Qui si può dire che il risultato ha premiato entrambe le squadre ed è giusto così.
La domenica si apriva con l’appuntamento dell’ora di pranzo quando il Monza faceva un sol boccone della malcapitata Salernitana. Brianzoli sempre più nel segno di Colpani, vero gioiello che fa gola a molti grandi club italiani e non. Molto in bilico adesso la posizione di Paulo Sousa, visti i risultati altamente deficitari della sua Salernitana.
Trittico di vittorie per la regione Lazio con il Frosinone che faceva fuori il Verona, portandosi così in una posizione di classifica davvero impensabile alla vigilia. Critica la situazione per gli scaligeri.
Partita molto combattuta e altalenante quella tra la Lazio e l’Atalanta. Alla fine l’ha risolta uno splendido gol di Vecino, non certo avvezzo a prodezze di siffatta bellezza, ma assolutamente indispensabile alla causa di mister Sarri. E dire che l’Atalanta era riuscita a recuperare il doppio svantaggio iniziale, ma senza riuscire a cristallizzare il risultato nel tentativo di farlo suo.
Ed ecco la Roma dominante in quel di Cagliari, con un Lukaku che sembra tornato quello degli anni d’oro all’Inter e oggi autore di una bella doppietta. Le brutte notizie per gli uomini di Mourinho arrivano dall’infermeria per l’infortunio di Dybala che sembra abbastanza serio. Notte fonda per Ranieri e i suoi masnadieri e anche qui, come a Udine e Salerno, panchina in bilico.
A chiudere questo scoppiettante ottavo turno ci pensava l’altro bigmatch tra Napoli e Fiorentina. Campioni d’Italia annichiliti dagli uomini di Italiano che si portano via i tre punti con un perentorio 3 a 1. Possiamo dire che si sia trattato di una vera lezione tecnico tattica impartita da Italiano a Garcia così come dai vari Bonaventura, Arthur, Milenkovic e compagnia rispetto a tutta la truppa azzurra, tolto forse il solito Osimhen. Così la Viola aggancia la Juve al terzo posto in classifica.
Alla prossima