…Primo ed anche ultimo turno infrasettimanale del nostro campionato con annessa sorpresa tanto attesa e bramata da tutti gli inseguitori, ovvero la caduta della capolista Inter, addirittura sul proprio terreno, contro un gran bel Sassuolo….
Primo ed anche ultimo turno infrasettimanale del nostro campionato con annessa sorpresa tanto attesa e bramata da tutti gli inseguitori, ovvero la caduta della capolista Inter, addirittura sul proprio terreno, contro un gran bel Sassuolo che solo qualche giorno prima aveva messo alle corde la Juventus. Diciamolo subito, si è trattato più di una vittoria dei neroverdi che di una sconfitta dei nerazzurri.
Certo l’Inter ci ha messo molto di suo, papere di Sommer (ma per onestà intellettuale anche belle parate), calciatori come Lautaro, Mkhitaryan e Bastoni in condizioni fisiche preoccupanti e ci metto pure una certa supponenza basata sul concetto dell’invincibilità, che la squadra di Inzaghi deve abbandonare in fretta. Forse è stato un bene così da riportare sulla terra quella che è e che resta, forse, la squadra più attrezzata del campionato. Ribadisco la assoluta bontà del successo emiliano con un Berardi sugli scudi come spesso gli succede quando vede nerazzurro.
Primo beneficiario del “tonfo” dei cugini, il Milan che così si riporta in condominio in testa alla classifica. Netto il successo in quel di Cagliari, tra l’altro ottenuto con molte “seconde linee” in campo. Leao è Giraud riposavano le loro membra seduti in panchina ed erano i loro vice Okafor e Chukwueze a menar la danza con gli altri freschi arrivi dal mercato Pulisic, Loftus-Cheek e Rajinders. Per il Cagliari nulla da fare, solo l’illusione del vantaggio iniziale.
Anche la Juventus ha accorciato il distacco dalla testa riuscendo a far suo con il minimo scarto lo “scontro diretto” con il Lecce. La vittoria ha molto della filosofia calcistica di Allegri, considerando il fatto che dopo un inizio scoppiettante, la squadra ha rallentato i ritmi ma senza concedere agli avversari reali possibilità, solo la conduzione del gioco fine a se stessa. A portare a casa la vittoria ci ha pensato l’usato sicuro Milik che ha egregiamente sostituito Vlahovic accomodatosi in panchina. I bianconeri hanno ribadito che per la spartizione del bottino finale ci sono anche loro. Ai salentini concediamo solo l’onore delle armi.
A braccetto con la signora troviamo una dea, l’Atalanta. Non è stato semplice fare bottino pieno in quel di Verona, ma i nerazzurri si sono fatti bastare una rete del loro gioiellino Koopmeiners. Per il resto si è assistito ad un botta e risposta rotto solo dalla rete di cui sopra. Domenica a Bergamo scenderà proprio la Juve, inquilina come l’Atalanta della terza posizione, e allora ne sapremo di più, forse.
Dopo giorni di polemiche davvero stucchevoli che hanno rasentato l’inverosimile, il Napoli ha ricomposto i pezzi del puzzle, travolgendo la malcapitata Udinese con un netto 4 a 1 grazie a Osimhen e Kvara, ovvero i maggiori imputati della faida interna insieme alle scelte di mister Garcia e ai post social della società Napoli stessa. Pace fatta? A sperarlo sono i tifosi napoletani che solo qualche mese addietro avevano riempito piazze, vie e vicoli della loro splendida città con il tricolore in tutte le sue forme.
Chi invece esce con le ossa rotte da questo turno, ancor più dell’Inter, é la Roma di Mourinho, Lukaku e Dybala, che a Genova contro il Genoa prende una bastonata memorabile, 4 a 1. Si tratta del peggior avvio giallorosso degli ultimi 13 anni. Della partita non parlo, se non per elogiare gli uomini di Gilardino autori di una partita tanto splendida quanto autorevole. Per i giallorossi solo la forte contestazione dei tanti tifosi accorsi a Marassi e la consapevolezza che il cambio di marcia è doveroso e necessario.
Decisamente meglio i cugini della Lazio che hanno fatto fuori in modo netto e con il classico risultato di 2 a 0 un troppo remissivo Torino. Per gli uomini di Sarri un deciso passo avanti verso posizioni più consone alle loro potenzialità. Molto scopriremo sabato, quando i laziali andranno a far visita a quel Milan fresco di primato.
Ha mancato l’appuntamento con il successo la Fiorentina che ha dovuto impattare 1 a 1 sull’ostico campo del Frosinone. Il vantaggio iniziale del solito Gonzalez non è risultato sufficiente e questo per merito della stellina Soulé. I viola qualcosina in più avrebbero di certo meritato, ma i ciociari non possono essere accusati di nessun furto.
Altro pareggio tra Monza e Bologna conclusosi a reti bianche. Non sono mancate, e forti, le polemiche per un arbitraggio non molto attento(con la complicità del Var). Episodi fortemente contestati, una rete annullata al Bologna ed un possibile rigore per il Monza.
Chiudiamo con la lieta novella dei primi punti, addirittura tre, in classifica per l’Empoli che così aggancia l’odierno avversario e l’Udinese, lasciando il ruolo di fanalino di coda al Cagliari.
Alla prossima