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domenica, Giugno 29, 2025
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Serie A 2023-2024. Commento alla 5^ giornata

…Con l’inizio delle varie coppe europee il nostro campionato viene risucchiato dal vortice degli impegni ravvicinati, con le squadre impegnate, 7 su 20, a fare i conti con il problema del turnover per dosare le forze dei propri roster….

Con l’inizio delle varie coppe europee il nostro campionato viene risucchiato dal vortice degli impegni ravvicinati, con le squadre impegnate, 7 su 20, a fare i conti con il problema del turnover per dosare le forze dei propri roster. Assente inaspettata alla problematica, quest’anno, la Juventus, che grazie a questa “malasorte” viene da molti, me compreso, indicata come una seria pretendente allo scudetto.


Ebbene proprio il giorno in cui, almeno per una notte, i bianconeri potevano tornare da soli in testa alla classifica, eccoli sfoderare una prestazione da “oggi le comiche” sul campo del Sassuolo, un tempo popolarmente definito dal tifo anti Juve lo scansuolo.  Due reti, la prima e l’ultima, del 4 a 2 finale, che di diritto rientrano nella top ten di “Mai dire gol”. Autori dello scempio Szczesny e Gatti e solo le immagini possono definirne la gravità degli errori. Attenzione, nulla togliere al legittimo successo dei neroverdi, avallato dai soli tre tiri bianconeri nello specchio della porta avversaria, e dal fatto che anche le due sue reti sono dovute a deviazioni decisive degli avversari. Cosa resta di questa partita ai potenziali favoriti alla corsa scudetto? Forse la mancata espulsione di Berardi, sempre lui nei destini bianconeri, sul punteggio di 2 a 1 per i padroni di casa. Ma la Juve non deve cadere, per il suo bene, nell’errore del piangersi addosso perché la sua prestazione è stata davvero sconsolante.

A proposito di prestazioni sconsolanti, ma con esiti diametralmente opposti, il Milan contro il Verona, che sarà pure “fatal”, ma che mai è riuscita a sbancare la Milano rossonera, ha portato a casa il risultato pieno grazie ad un marchiano errore del centrocampo scaligero. Per il resto poco o nulla ed un Verona che avrebbe anche meritato il pareggio. Certo dobbiamo considerare da dove arrivava la squadra rossonera: una scoppola epocale nel derby e l’esordio davvero sfortunato di champions. In considerazione di tutto ciò, questi tre punti vanno messi in cassaforte con positività per riprendere il filo del bel gioco. Di tempo c’è ne davvero tanto.

Per continuare la giuculatoria delle prestazioni deludenti ci affidiamo alla Lazio di mister Sarri, fermata in casa dal Monza che forse avrebbe meritato qualcosa in più. É palese, e lo stesso Sarri lo ha ammesso, che la mancanza di Milinkovic-Savic sia al momento devastante per il gioco dei capitolini, ma la pochezza dimostrata in questo scorcio di stagione vale i fischi assordanti a fine partita della curva nord. Per poter aspirare a rientrare nella élite champions, il “giochista” Sarri dovrà tirar fuori il coniglio dal cilindro. Molto meglio il Monza dell’altro giochista Palladino e del futuro crack del mercato Colpani. A riguardo dei fischi del pubblico ci tengo a ricordare quanto riprovevole sia stato il comportamento di parte di tifo durante il minuto minuto di silenzio e questo vale per tutti gli stadi dove ciò è accaduto.

Passiamo alle note positive evidenziate dagli anticipi del venerdì.

Prima il Lecce che facendo fuori sul suo campo il Genoa, seppur con il minimo scarto, si portava sorprendentemente al terzo posto in classifica e martedì sera andrà in casa Juve da protagonista e addirittura con un punto in più.

Anche il Frosinone, al momento la migliore delle neopromosse, portava a casa un ottimo pareggio con la Salernitana mantenendosi con merito nella parte più nobile della classifica.

Al pranzo della domenica ci si aspettava che la capolista Inter fagocitasse in un sol boccone il fanalino di coda Empoli, ma così non è stato. Certo i nerazzurri portano a casa una vittoria meritatissima visto tutto quello che ha creato, ma condurre la partita sino al termine con un solo gol di vantaggio è stato un rischio che non ti puoi permettere se ti chiami inter. Alla fine i nerazzurri tornano da soli al comando, riuscendo a vincere anche una partita cosiddetta “sporca”. Per l’Empoli segni di ripresa dopo la debacle di Roma.

Nel pomeriggio doppio 2 a 0 per Atalanta e Fiorentina contro, rispettivamente, Cagliari e Udinese. Ma se per i bergamaschi la legittimità del successo non è contestabile, grazie soprattutto alle maiuscole prestazioni di Lookman e De Ketelaere, così non è per la Viola che a Udine deve molto alla fortuna, ma principalmente al suo estremo difensore Terracciano, autore di almeno quattro interventi miracolosi. Ad ogni modo entrambe le squadre agganciano la Juventus al quarto posto in classifica.

Molto delicata la situazione in casa dei campioni d’Italia del Napoli che a Bologna riescono solo a racimolare un punticino che non li rilancia in classifica e che, addirittura, lo distanziano sette punti dalla vetta in appena cinque giornate. Ma a preoccupare il popolo partenopeo é il clima teso tra gli eroi della scorsa stagione, Osimhen e Kvara, e l’allenatore Garcia. Se a questo aggiungiamo episodi quali il calcio di rigore fallito da Osimhen e il palo colpito dallo stesso, la misura è quasi colma. Urge che la squadra si ricompatti e chiarisca il rapporto con il mister, altrimenti per De Laurentis e tutta la sua troupe il rischio di un flop al botteghino è dietro l’angolo.

Il turno si concludeva con il classico Torino-Roma. Partita molto piacevole con i giallorossi più insistenti nel cercare la via del gol e i granata che riuscivano a controbattere con discreta pericolosità. Il risultato si decideva nel finale con protagonisti Lukaku che portava in vantaggio la Roma, e Zapata che riusciva a riportare il punteggio in equilibrio. Proprio quei due che avevano incrociato i loro destini come protagonisti del mercato della squadra di Mourinho.

Alla prossima 

www.dati.numeridelcalcio.com

 

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