…Campionato che si avvia probabilmente ad emettere i suoi primi verdetti definitivi, quello riguardante i prossimi vincitori del novantaduesimo torneo a girone unico e cioè l’Inter è la prima tra le tre squadre che subiranno la retrocessione, la Salernitana….
Campionato che si avvia probabilmente ad emettere i suoi primi verdetti definitivi, quello riguardante i prossimi vincitori del novantaduesimo torneo a girone unico e cioè l’Inter è la prima tra le tre squadre che subiranno la retrocessione, la Salernitana.
Anche le squadre destinate a disputare i prossimi tornei europei sembrano abbastanza individuabili, ma ci sarà da definire più che il chi il quale. La vera zona d’ombra, dove la lotta sembra essere apertissima, riguarda le altre due candidate al purgatorio della serie B.
Ma vediamo di volare alto cominciando a parlare delle tre grandi classiche del calcio italiano Inter, Milan e Juventus menzionate in ordine di classifica attuale.
In ordine di scesa in campo, iniziamo il nostro commento parlando del derby della mole con il Torino squadra ospitante. Il successo manca in casa granata da otto stagioni, racimolando nel frattempo solo 4 pareggi in 17 confronti. Per la Juventus obiettivo scongiurare l’avvicinarsi di Bologna, Roma e Atalanta, sue dirette concorrenti per un posto in Champions. Alla fine nessuna delle due squadre riusciva ad ottenere il massimo risultato, dovendosi accontentare di dividere la posta in palio. Lo 0 a 0 finale fotografa perfettamente l’andamento della gara dove solo un paio di episodi, equamente suddivisi, riuscivano a spezzare la povertà di emozioni tecniche generate dall’esagerato tatticismo di entrambe le squadre.
Molto più intensa di emozioni la partita del Milan in visita ad un disperato Sassuolo. I neroverdi, alla ricerca famelica di punti, riuscivano subito a portarsi su doppio vantaggio, dimezzato dalla rete di Leao. Ancora sul doppio vantaggio ad inizio ripresa, il Sassuolo buttava al vento la possibilità di chiudere la partita fallendo l’azione del 4 a 1, dando così a Jovic e Okafor l’opportunità di agguantare il pareggio. Nota di cronaca due reti annullate a Chukuwueze per dei fuorigioco che definire millimetrici è il minimo sindacale.
Ed eccoci alla squadra, l’Inter, che alla fine del torneo dovrebbe fregiarsi del suo ventesimo titolo di campione d’Italia con seconda stella inclusa. Il pareggio nel pomeriggio dei cugini rossoneri dava alla squadra di Inzaghi la possibilità, con una vittoria, di poter festeggiare il titolo, il prossimo turno, proprio in casa Milan con il solo pareggio. Ma bisogna sempre fare i conti con l’avversario che in questo caso rispondeva al nome del Cagliari. Gli uomini di Ranieri riuscivano, in uno stadio gremito come sempre in ogni ordine di posti, a tirar fuori una prestazione superlativa che li portava a bloccare la capolista sul risultato di 2 a 2, recuperando, tra l’altro per ben due volte lo svantaggio. Certo la rete del secondo pareggio era viziata da un evidente fallo di mano di Lapadula, ma questo nulla toglie ai meriti degli isolani. Adesso l’Inter, se vorrà festeggiare il suo scudetto proprio in casa Milan, dovrà necessariamente vincere e crediamo che l’impresa non sarà assolutamente facile. Per il Cagliari un punto che vale oro colato perché la pone in una situazione di vantaggio rispetto al folto gruppo di squadre in lotta per la sopravvivenza.
Napoli-Frosinone doveva misurare le ultime ambizioni di entrambe le squadre e anche in questo caso il round è andato a chi lotta per non retrocedere e quindi al Frosinone. In verità si è trattato, anche qui, di un pareggio per 2 a 2 ma per i laziali questo risultato ha il retrogusto di un successo. Il Napoli non riesce proprio ad uscire da questo stato quasi catatonico. L’ultimo scudetto vinto lo scorso campionato sembra un ricordo in bianco e nero. Certo è che per entrambe le squadre i rispettivi obiettivi, quali Europa e salvezza, non sembrano per nulla essere scontati.
Chi invece fa un passo molto importante verso la permanenza in A è il Lecce che, nell’unico scontro diretto della giornata, faceva fuori l’Empoli proprio nei minuti finali. C’è da dire che il risultato finale non fa una piega per la quantità di occasioni create e allo stesso modo per la qualità del gioco espresso. Nessun dramma per i toscani ma bisognerà restare all’erta vista la numerosa concorrenza.
Scontato successo per la Lazio sulla Salernitana oramai in fase di smobilitazione. Netto il parziale di 4 a 1 che non necessita alcuna cronaca, al contrario della forte contestazione del pubblico biancoceleste nei confronti della squadra, ma sopratutto nei confronti della presidenza. In seno alla squadra molti calciatori quali, Luis Alberto, Felipe Anderson, Kamada, Immobile e Gendouzi sembrano destinati a cambiare aria in quanto non più compatibili con le politiche del presidente. In definitiva, così come per il Napoli, l’exploit dello scorso campionato, secondo posto, sembra proprio un flebile ricordo.
Ancora uno stop per il Bologna che non riesce a fare quell’ulteriore step necessario a dare fastidio alla Juventus per la conquista dell’ultimo gradino del podio. Bisogna dire che gli uomini di Thiago Motta le hanno tentato tutte contro il Monza dell’altro enfant prodige Palladino, che però, in questo caso, ha abiurato il manuale del bel gioco per mettere in campo una difesa ad oltranza portando a casa uno 0 a 0 buono per rimpinguare la già ottima classifica. Il Bologna deve, dal canto suo, ritrovare la verve dei suoi uomini migliori, innanzitutto quella del suo asso Zirkee.
La gara più drammatica di questa giornata è stata senza alcun dubbio Udinese-Roma, non tanto per il risultato di 1 a 1 maturato fino al 26’ del secondo tempo, ma proprio perché in quel minuto il difensore della Roma Ndicka si accasciava a terra svenuto. Il terrore negli occhi di tutto lo stadio era palpabile, freschi del ricordo del caso Erikssen. De Rossi chiedeva agli avversari e all’arbitro la possibilità di sospendere la partita e così veniva deciso. Grazie a Dio Ndicka si riprendeva completamente dopo il ricovero in ospedale, così che tutte le paure per problemi gravi di natura cardiaca venivano scongiurate. Gli ultimi 20 minuti verranno recuperati a data da destinarsi.
A chiudere questa trentaduesima giornata altri due pareggi, otto su dieci se consideriamo il parziale di Udinese-Roma, quelli di Fiorentina-Genoa 1 a 1 e Atalanta-Verona 2 a 2.
La Fiorentina deve rimandare per l’ennesima volta il suo appuntamento con la vittoria e comunque riesce a recuperare almeno il pareggio dopo che il Genoa era passato in vantaggio su calcio di rigore. Possiamo dire che alla fine il pareggio può star bene ad entrambe le squadre, per il Genoa ancor di più.
Atalanta-Verona sembrava una pura passeggiata per gli orobici specie dopo essere passati sul doppio vantaggio. Invece caparbiamente i veneti riuscivano a rimontare completamente il risultato portandosi a casa un preziosissimo punto conquistato su un campo difficile come quello di Bergamo. Dal canto dei nerazzurri la fatica fisica e psicologica del successo di Liverpool ha pesato come un macigno nella seconda parte della gara e la rimonta subita ne è la testimonianza.
Foto Fabio Lo Cascio e Giuliano Marchisciano One+Nine Images