…Per una volta ci concediamo di sovvertire lo stato naturale delle cose, iniziando dal basso della classifica il nostro commento alla ventisettesima giornata del nostro campionato. Crediamo infatti che raramente sia successo, a questo punto del torneo, che tutte e otto le ultime in classifica si incontrassero tra di loro, dando alla giornata l’impronta della disperazione…
Per una volta ci concediamo di sovvertire lo stato naturale delle cose, iniziando dal basso della classifica il nostro commento alla ventisettesima giornata del nostro campionato. Crediamo infatti che raramente sia successo, a questo punto del torneo, che tutte e otto le ultime in classifica si incontrassero tra di loro, dando alla giornata l’impronta della disperazione.
Iniziamo la narrazione dalla prima partita disputata, la sola delle quattro, di sabato, Udinese-Salernitana. Per i campani forse l’ultima occasione per poter sperare in un miracolo, mentre per i friulani quella di potersi allontanare dalla “danger-zone”. Alla fine nessuna delle due raggiungeva l’obiettivo, chiudendo con un 1 a 1 che pur lasciando scontenti tutti aggiunge, specie per lāUdinese, quel punticino che spesso, nelle classiche finali, 0 1ĆØ risultato essere decisivo. In merito alla partita il risultato appare equo anche se i campani non sono riusciti ad approfittare della superioritĆ numerica per oltre 30 minuti.
Trittico di fuoco domenicale con nellāordine Verona-Sassuolo, Frosinone-Lecce e Empoli-Cagliari.
In casa scaligera il Sassuolo consuma il suo psico dramma lasciando lāintera posta ai padroni di casa. La situazione dei neroverdi, penultimi in classifica da soli, deriva principalmente dalla non abitudine a lottare per queste zone. Se la sconfitta non bastasse ci si mette anche il grave infortunio di Berardi, appena rientrato, che cosƬ, oltre a dire addio al campionato, sicuramente dovrĆ rinunciare alla maglia azzurra per lāEuropeo. Per il Verona questi tre punti sono una vera e propria panacea vista la situazione disperata di soltanto un mese addietro.
Frosinone-Lecce, certamente la meno drammatica di questo poker di partite disperate, finiva in pareggio, 1 a 1, certamente comodo per entrambe le squadre che però adesso distano soltanto una manciata di punti dal patibolo. Visto il loro incedere di queste ultime partite la situazione non è assolutamente rassicurante per entrambe e urge tornare al successo.
Sulla falsariga della partita di Verona, Empoli-Cagliari ha emesso un verdetto che scombussola tutta la mischia pericolosa. Infatti gli uomini di Ranieri sono riusciti aĀ portar via dal Castellani lāintera posta, unico risultato possibile per un rilancio alla grande, anche se ancora al terzultimo posto in compagnia del Verona, ma a soli due punti dal duo che comanda il grupponeĀ formato da Lecce ed Empoli. Gli uomini di Ranieri hanno messo tutto in campo contro la squadra di Nicola che nonostante un forcing caparbio si ĆØ dovuta fermare ad un palo ed una rete annullata.
Torniamo a mettere le cose a posto rigiriamo la clessidra della classifica e parlando delle squadre di alta classifica.
Cominciamo con la prima partita dellāintera giornata e cioĆØ Lazio-Milan, una delle partite più burrascose degli ultimi tempi. Non tanto per il risultato finale che ha premiato un Milan concreto anche se non brillante, ma per tutto quello che ha visto attore principale lāarbitro Di Bello non certo ābrillanteā in tutta la serata. Gli strali polemici arrivano principalmente da parte biancoceleste che si sono visti negare un calcio di rigore per fallo di Maignan su Luis Alberto che ci poteva stare, ma anche per un uso āsgangheratoā dei cartellini, principalmente i rossi con tre espulsioni per i laziali. Ad aggravare ancor più la situazione una gazzarra finale davvero inqualificabile da parte di attori di entrambe le parti. Con questo risultato i rossoneri si portano a ridosso della Juventus di cui parliamo in seguito mentre per gli uomini di Sarri le speranze di agganciare la zona coppe sembrano ridottissime.
Altra partita di cartello Napoli-Juventus, una delle più sentite tra le due tifoserie. Ebbene proprio nel giorno in cui la Juventus produceva palle gol in numero consistente ecco arrivare una sconfitta, 2 a 1, che proprio in considerazione di quanto detto risulta essere immeritata. Chiariamo il Napoli ha avuto il pallino del gioco quasi sempre in mano, ma con una gestione imprecisa e confusionaria, anche se qualche grattacapo a Szczesny lo ha comunque procurato. Attori protagonisti, Vlahovic da una parte e Osimhen dallāaltra, ma nella loro accezione negativa. Il primo fallendo tre palle gol incredibili, mentre il secondo poco brillante e capace di fallire il calcio di rigore che poi, per sua fortuna e quella della squadra, Jack Raspadori riusciva a ribadire in rete la respinta di Szczesny decretando cosƬ la tanto bramata vittoria.
La partita più attesa, se non proprio per tradizione, ma per la qualitĆ di gioco offerta dalle contendenti era Atalanta-Bologna. Gli uomini di Gasperini venivano dalla due giorni milanese non certo esaltante, mentre quelli di Thiago Motta da una sequenza esaltante di ben cinque successi. Dopo un primo tempo di chiara matrice nerazzurra e concluso dagli orobici in vantaggio per una rete a zero, il Bologna metteva in campo una ripresa di tuttāaltro tono grazie principalmente al suo maghettoĀ Zirkzee. Alla fine vittoria per 2 a 1 per il Bologna che si catapulta da solo al quarto posto in piena zona champions, mentre per lāAtalanta seconda sconfitta di fila e per il prossimo turno lāaspetta la Juventus.
Goleada della Roma in quel di Monza dove il duo Dybala-Lukaku, insieme a Lorenzo Pellegrini hanno letteralmente annichilito la squadra di Palladino. Mai in discussione il risultato ma anche il pallino del gioco sempre in mano dei giallorossi. Adesso le aspirazioni degli uomini di De Rossi profumano di zona champions e le sei vittorie in sette partite ne sono la testimonianza, il tutto accompagnato da un gioco sempre più convincente. Per il Monza un incidente di percorso assolutamente preventivabile.
La giornata non molto positiva per la classe arbitrale vedeva la sua seconda tappa in Torino-Fiorentina con i padroni di casa furiosi principalmente per lāespulsione di Ricci. Proprio i granata avevano dominato la prima frazione di gioco ma senza riuscire ad andare a rete. Nella ripresa molto più equilibrio, dovuto principalmente alla inferioritĆ numerica del Toro, ma la Fiorentina non riusciva a produrre un granchĆ© e cosƬ il risultato a reti bianche premia forse un pò di più i viola ma può essere annoverato tra quelli equi e solidali.
Torna sulla terra la capolista Inter che fatica e non poco ad aver ragione di uno sfrontato Genoa. Non che siano mancate occasioni da rete per i nerazzurri, ma la dimostrazione di straripante superioritĆ questa sera non c’ĆØ stata, anzi. Però alla fine son bastati 15 minuti da grande Inter per permettere ai nerazzurri il doppio vantaggio, anche se il secondo gol ĆØ avvenuto grazie ad un calcio di rigore alquanto dubbio. Nella ripresa il gioco passava nelle mani dei liguri che, dopo essere riusciti a dimezzare le distanze, restavano imbavagliati nella ragnatela di passaggi della capolista. Se si ĆØ davvero forti si può vincere anche cosƬ.
Foto Fabio Lo Cascio e Giuliano Marchisciano One+Nine Images