Dopo aver perso la seconda partita di tutto il campionato, sempre con il Sassuolo, l’Inter si rifaceva immediatamente in quel di Frosinone, infliggendo ai malcapitati ciociari un roboante 5 a 0. Ancora spazio a diverse “seconde linee”, se così si possono definire i vari Frattesi, De Vrji e compagnia cantante. Partita sempre in pugno ai neo campioni d’Italia, anche se gli uomini di Di Francesco sono riusciti spesse volte ad impegnare il rientrante Sommer. Il risultato se nulla sposta, tranne qualche record, in casa nerazzurra, provoca un mezzo terremoto in quella gialloblù. Adesso la lotta per non retrocedere non permette più a nessuna squadra la minima distrazione e per il Frosinone sarà durissima, a cominciare dalla trasferta di Monza del prossimo turno.
A realizzare un’altra cinquina ci pensava il Milan che le dava di santa ragione al pericolante Cagliari. Formazione rossonera in versione “dietro la lavagna” con tutti i pezzi grossi relegati in panchina. Probabilmente la misura di mister Pioli era diventata davvero colma. A tal disfida la squadra ha risposto alla grande. Poi quando i “cattivi”, come Leao, Hernandez e Tomori, hanno messo piede in campo il risultato ha assunto proporzioni imbarazzanti per gli isolani, che adesso hanno l’obbligo di racimolare punti nelle due partite che rimangono.
Dopo che il giorno precedente la Napoli popolare si risvegliava “milionaria”, grazie alla super vincita di oltre cento milioni al Superenalotto, la Napoli calcistica piombava nello sconforto più assoluto dopo la sconfitta casalinga subita da un Bologna, che con questo risultato raggiungevano l’obiettivo, dopo sessant’anni, della qualificazione in Champions League. Adesso per i partenopei l’unico traguardo europeo possibile, ma tremendamente complesso resta la Conference. Se per il popolo bolognese la gioia è sfociata con feste in piazza, per quello napoletano solo contestazione senza limiti.
Per coloro che hanno avuto la fortuna di assistere ad Atalanta-Roma, il premio di novanta minuti passati a stropicciarsi gli occhi nell’ammirare la bellezza del gioco messo in campo dai bergamaschi. Alla fine vittoria con un solo gol di scarto, risultato davvero risibile in considerazione delle occasioni create. Per i capitolini adesso la corsa alla Champions si fa davvero dura al contrario dei nerazzurri che potrebbero centrare un mini triplete fatto da coppa Italia, Europa League e qualificazione Champions.
Davvero sconcertante la prestazione messa in campo dalla Juventus contro la già retrocessa Salernitana. Se consideriamo che il pareggio dei bianconeri arrivava nel tempo di recupero grazie a Rabiot e che, proprio sull’ultima azione della partita, i campani fallivano il colpo del clamoroso ko, allora si comprende come il quadro dello stato di forma psico-atletica degli uomini di Allegri sia davvero alquanto sconfortante. Nonostante tutto ciò, obiettivo Champions raggiunto ed una finale di Coppa Italia ancora da giocare contro l’Atalanta. Un plauso alla Salernitana che ha dato dimostrazione di quanto possa contare la dignità anche nel calcio.
Si presentavano in campo con obiettivi diametralmente opposti Lazio ed Empoli ed il chiaro successo della squadra di Tudor per 2 a 0 la dice lunga sulla voglia che hanno i laziali prima di raggiungere e, se possibile, scavalcare i cugini della Roma e centrare la Champions. L’Empoli adesso si trova davvero inguaiata e dovrà giocarsi tutto nella trasferta di Udine la prossima settimana.
Dopo l’illusoria vittoria contro i neo campioni d’Italia dell’Inter, il Sassuolo tornava in quell’inferno che prende il nome di penultimo posto in classifica. A destare dai bei sogni i neroverdi, ci pensava un ottimo Genoa, capace di rimontare il vantaggio iniziale degli emiliani. La partita di domenica prossima, Sassuolo-Cagliari, sarà l’ultima spiaggia per la squadra di Ballardini.
Anche il Verona faceva harakiri, ma molto meno doloroso rispetto a Sassuolo ed Empoli dall’alto dei suoi 34 punti. Il colpo di abbattere gli scaligeri riusciva ad un Torino mai domo e capace di rimontare l’iniziale vantaggio realizzato da Swiderski. Esordiò con rete, nelle fila granata, del diciottenne cipriota Savva.
Impresa della sopravvivenza quella compiuta dal’Udinese sul campo di un oramai salvo Lecce. Lucca e Samardzic gli autori delle reti che portano, anche se temporaneamente, i friulani fuori dal trio maledetto delle retrocesse.
Chiusura di giornata con la Fiorentina che facendo fuori, seppur di misura 2 a 1, un discreto Monza, tornava ad annusare profumo d’Europa.
Alla prossima
Foto Fabio Lo Cascio e Giuliano Marchisciano One + Nine Images 2023-2024