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Serie A 2023-2024. Commento 29^ giornata

…Di ritorno dalle terre iberiche, dove avevano lasciato i loro sogni di gloria europei, Inter e Napoli si sfidavano per dare un calcio alle rispettive cocenti delusioni, addirittura incandescente quella nerazzurra. L’eventuale vittoria poteva dare ai padroni di casa la quasi certezza della seconda stella, agli ospiti invece la possibilità di rientrare per l’ultimo probabile posto disponibile in zona Champions 2024-25….

Di ritorno dalle terre iberiche, dove avevano lasciato i loro sogni di gloria europei, Inter e Napoli si sfidavano per dare un calcio alle rispettive cocenti delusioni, addirittura incandescente quella nerazzurra. L’eventuale vittoria poteva dare ai padroni di casa la quasi certezza della seconda stella, agli ospiti invece la possibilità di rientrare per l’ultimo probabile posto disponibile in zona Champions 2024-25.


Alla fine entrambe hanno trovato consolazione in un pareggio ottenuto grazie alle reti di due difensori quali Darmian e Juan Jesus. Qualche rammarico in più per i nerazzurri che reclamavano pure su alcuni episodi, come il calcio d’angolo da cui scaturiva la rete partenopea. Anche i 120 minuti di Madrid si sono fatti sentire. Il Napoli ha approfittato del calo fisico degli avversari colpendo in una delle poche occasioni costruite. Sempre pingue il distacco in classifica dai cugini del Milan, che ora distano 14 punti dall’Inter. Il buon punto conquistato dal Napoli paradossalmente lo allontana ancor più dalla zona champions.

Alle spalle dei nerazzurri deciso passo avanti del Milan nei confronti della Juventus, e questo grazie al chiaro successo degli uomini di Pioli in casa del Verona, 3 a 1 il finale, mentre la Juve continuava il suo calvario non andando oltre lo 0 a 0 casalingo con il Genoa.

Ma torniamo alla gara dei rossoneri vinta in sicurezza, dopo aver fallito nel primo tempo un buon numero di occasioni, ma riuscendo, proprio allo scadere a segnare la rete del vantaggio con Hernandez. Ad inizio ripresa il raddoppio di Pulisic, ma solo dopo la rete di Noslin che rimetteva in partita gli scaligeri i rossoneri andavano un po’ di sofferenza. Ma la terza rete metteva fine ad ogni speranza veronese.

Si diceva dell’ennesima partita deludente della Juventus, usciti dal campo sotto una bordata di fischi provenienti dalle ugole di un pubblico bianconero oramai totalmente insofferente. Le cronache raccontano di un primo tempo juventino di una bruttezza indescrivibile, alla quale faceva seguito una ripresa dove a giocare contro i bianconeri ci si metteva pure la sfortuna, spesso amica in passato nei finali di partita, con due pali clamorosi e diverse occasioni fallite di poco. Ciliegina sulla torta l’espulsione di Vlahovic, termometro dello stato di nervosismo della squadra. Per il Genoa punto tutto sommato meritato e non solo grazie ai demeriti dell’avversario.

Dando uno sguardo alla zona retrocessione, nessun scontro diretto in questa giornata, dopo i sette dei due turni precedenti. Proprio il fatto che Empoli, Cagliari, Frosinone, Udinese, Verona e Sassuolo, non hanno portato a casa neppure la miseria di un punticino, la dice lunga sulla differenza  di tasso tecnico tra le squadre del lato sinistro della classifica rispetto a quelle di destra.

La sconfitta più cocente è certamente quella dell’Empoli, solo perché arrivata nei minuti finali di recupero, ma contro la quarta forza del campionato, il Bologna che aspira, dopo sessant’anni, a tornare a giocare in Champions. Per le altre, il Cagliari doveva arrendersi ad un Monza che potrebbe ancora dire la sua per il discorso Conference. L’Udinese si è dovuta arrendere alla grande prestazione di Zapata che ha portato al successo il suo Torino. Del Verona abbiamo giá detto della sua sconfitta casalinga ma ad opera del Milan, mica fichi secchi! Qualche rammarico per il Frosinone che cedeva in casa il derby laziale proprio alla Lazio, ma dopo essere passati in vantaggio. Qui partiva però la reazione bianco celeste con Zaccagni e Castellanos, autore di una doppietta. A nulla è servita la rete finale di Cheddira buona solo ad accorciare le distanze. Ed infine il Sassuolo che doveva cedere i tre punti ad una Roma sempre più in corsa per la zona champions. L’arrivo di De Rossi al posto dello “special one” Mourinho ha totalmente rivoluzionato la squadra giallorossa, sia nel gioco, ma soprattutto nel rendimento, con 22 punti conquistati sui 27 disponibili. Per il Sassuolo danni limitati dalle concomitanti sconfitte delle avversarie, ma con una partita in meno a disposizione per togliersi dai guai in cui si è cacciato.

Unico successo delle squadre di coda, e per questo preziosissimo, quello del Lecce del nuovo mister Gotti. Dall’altra parte del campo una Salernitana oramai allo sbando, che metteva alla porta anche mister Liverani dopo appena cinque giornate. Partita combattuta e vittoria alla fine meritata, ma solo per una incollatura (per chi non conosce il termine chiedere a mister Allegri).

Un grave malore di Joe Barone, direttore generale viola, immediatamente prima di Fiorentina-Atalanta, rendeva necessario il rinvio della partita.

Alla prossima

Foto Fabio Lo Cascio e Giuliano Marchisciano One+Nine Images

www.dati.numeridelcalcio.com

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