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Serie A 2023-2024 – Commento 24^ Giornata

…Nella settimana in cui il festival della “canzone” di Sanremo la faceva da padrone, monopolizzando la quasi totalità dei mezzi di comunicazione, il nostro campionato di calcio doveva, suo malgrado, cedere il proscenio alla manifestazione canora, polemiche roventi comprese….

Nella settimana in cui il festival della “canzone” di Sanremo la faceva da padrone, monopolizzando la quasi totalità dei mezzi di comunicazione, il nostro campionato di calcio doveva, suo malgrado, cedere il proscenio alla manifestazione canora, polemiche roventi comprese.


Proprio nella giornata dedicata alla proclamazione della migliore ugola canterina, anche il ventiquattresimo turno di campionato emetteva un verdetto che, se non definitivo per la vittoria finale, ne delineava in maniera marcata i contorni, ovvero l’Inter ad oggi è per distacco la squadra più forte di tutte. A certificarlo definitivamente era il successo sul campo della Roma, 4 a 2, ottenuto con un secondo tempo dominante, rovescio della medaglia di un primo tempo sonnecchiante e distratto. La squadra di Inzaghi, in tribuna a causa della squalifica, subiva, nei primi quarantacinque minuti, l’aggressività dei giallorossi che andavano negli spogliatoi in vantaggio per due reti ad una, dopo aver recuperato l’iniziale svantaggio. La ripresa era però tutta di marca nerazzurra, andando a segno ben tre volte con assoluto mattatore Marcus Thuram, definitivamente assurto al ruolo di protagonista. Dall’altra parte l’unico rammarico una occasione clamorosa di Romelu Lukaku disinnescata alla grande da Sommer. Adesso il vantaggio sulle rivali risulta essere ancor più consolidato, visto anche il modo in cui l’Inter riesce a gestire le partite. Per De Rossi e i suoi ragazzi una battuta d’arresto che non deve cancellare quel che di buono è stato fatto precedentemente.

Clamorosa sconfitta interna della Juventus contro l’Udinese, non certo un gigante di questo campionato. Oltre, forse, ad aver detto addio ai sogni scudetto, vivissimi sino a qualche settimana addietro, quello che fa specie è il modo con il quale i bianconeri, quelli blasonati, si sono lasciati andare che definirei, senza tema di smentita, imbarazzante. Dopo un primo tempo appena appena sufficiente, ma chiuso sotto di una rete, la Juve non è riuscita nella ripresa a creare occasioni per poter quantomeno raddrizzare il risultato. Adesso più che puntare la Milano nerazzurra, è bene, per gli uomini di Allegri, guardarsi le spalle dalla Milano rossonera distante soltanto un punto. Almeno questo è obiettivo da perseguire così come il successo in Coppa Italia. Tutto grasso che cola per i bianconeri friulani che si portano a casa tre punti fondamentali, se non decisivi, per la lotta salvezza.

Il Milan continua la sua rincorsa ai piani altissimi del campionato e a farne le spese é stato quel Napoli che da ben otto campionati usciva imbattuto, e per ben cinque volte vincitore, dal Meazza. Per la verità i partenopei hanno tentato per tutto il secondo tempo di rimettere le cose a posto ma con scarsa fortuna. Il Milan ha consegnato agli avversari il possesso palla per ripartire con grande pericolosità con l’asse Leao-Hernandez. Grazie ad una di queste sortite il difensore rossonero, in assoluto il migliore in campo, puniva una distratta difesa azzurra. L’1 a 0 finale come detto tiene i rossoneri sul podio del torneo con vista su gradini ancor più prestigiosi, mentre per il Napoli la zona champions si allontana sempre di più e tutte le speranze sono riposte sul ritorno di Osimhen.

Straripanti nei punteggi e nel gioco Atalanta, Fiorentina, Bologna e Lazio ovvero le maggiori pretendenti a quella quarta piazza tanto ambìta quanto ricca.

I bergamaschi facevano bottino in quel di Genova con un perentorio 4 a 1 messo in discussione solo per breve tempo dal momentaneo pareggio dei liguri. Fantastica la rete che apriva le danze di De Ketelaere diventato autentico beniamino della tifoseria orobica. Il momentaneo pareggio dell’ex Malinovskyi serviva solo a scatenare le furie nerazzurre che andavano a segno con Koopmeiners, Zappacosta e Tourè.

L’altro copioso successo esterno era quello della Lazio sul campo di un sempre più inguaiato Cagliari. A prescindere dal rotondo punteggio di 3 a 1, l’evento capace di rubare la scena é stata la rete numero 200 di Ciro Immobile, uno tra i più forti attaccanti della storia del nostro campionato. Si fa veramente critica la posizione degli isolani che però al momento confermano mister Ranieri.

Interno il 5 a 1 che la Fiorentina rifilava al malcapitato Frosinone con la prima segnatura di color viola per il gallo Belotti, recente acquisto di Comisso. Troppo netta la differenza in campo anche se va detto che gli uomini di Di Francesco hanno sempre cercato di giocare un buon calcio ma senza riuscirci.

Anche l’altra squadra dell’appennino tosco-emiliano il Bologna era capace di inferire quattro ferite mortali al malcapitato Lecce. Il carnefice per eccellenza lo scatenato Orsolini autore di una doppietta di ottima fattura. Adesso per la squadra di Thiago Motta l’obiettivo Europa sembra non essere più soltanto un sogno. Per il Lecce il vantaggio sulla zona “sabbie mobili” sembra essere ancora confortante ma restare vigili deve essere imperativo.

Una vittoria che vale doppio quella ottenuta dall’Empoli sul campo di Salerno. Un grande passo avanti per gli uomini di Nicola che fu autore un paio di stagioni fa di una miracolosa salvezza, ironia della sorte, proprio con la Salernitana. La posizione dei. toscani, seppur sempre in zona pericolosa, è adesso più confortante. Non lo è invece per i campani che puntano tutto su Fabio Liverani che ha rilevato Pippo Inzaghi esonerato.

Infine due pareggi per le pericolanti Sassuolo e Verona. Per i neroverdi emiliani un punticino che potrebbe fungere da incentivo per una risalita verso posizioni più consone al suo roster. Dalla sua il Torino ha cercato l’intera posta ma con scarsi risultati. Il Verona invece ferma il Monza in trasferta sullo 0 a 0 un Monza poco incisivo mentre veneti, rivoluzionati nella rosa dal mercato invernale, sembrano crederci con maggior fiducia.

Alla prossima

Foto Fabio Lo Cascio e Giuliano Marchisciano One+Nine Images

www.dati.numeridelcalcio.com

 

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