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Serie A 2023-2024. Commento 23^ giornata

…Milano Stadio Meazza ore 20,45 del 4 febbraio 2024, l’arbitro Maresca fischia l’inizio della partita principe del nostro campionato, Inter-Juventus, presentata giustamente alla vigilia come la partita della svolta per entrambe le squadre…..

Milano Stadio Meazza ore 20,45 del 4 febbraio 2024, l’arbitro Maresca fischia l’inizio della partita principe del nostro campionato, Inter-Juventus, presentata giustamente alla vigilia come la partita della svolta per entrambe le squadre.


Per gli uomini di Inzaghi poteva essere l’occasione per rendere il suo vantaggio molto più sostanzioso e spegnere l’entusiasmo juventino alimentato dal momentaneo sorpasso di due settimane fa. Per la squadra di Allegri la possibilitĆ  di tornare al comando, minando cosƬ le certezze nerazzurre. Insomma una partita che rischiava di intaccare le coronarie di decine di milioni di tifosi, anche quelli di squadre terze un po’ come avviene tra le contrade del Palio di Siena. Volendo usare proprio la metafora del meraviglioso mondo del palio senese, diciamo che ai canapi si sono trovati l’Aquila (Inter) e la Pantera (Juventus), ovvero le contrade nemiche per eccellenza, alla mossa valida l’Aquila si portava al comando con sempre addosso la Pantera ma dando l’impressione di poter controllare l’avversario, e cosƬ ĆØ stato fino alla fine, portando il ā€œdrappelloneā€ del successo tra i suoi settantamila contradaioli (tifosi) impazziti di gioia. Lasciamo da parte la metafora e torniamo al campo di gioco. Successo meritato quello nerazzurro contro un’avversario coriaceo e combattivo, ma abbastanza remissivo in fase di finalizzazione. L’Inter invece ha creato tanto e se non ĆØ riuscito a portare a casa un successo più pingue può additare come colpevoli il portiere avversario Szczęsny, autore di almeno due miracolosi interventi, il monumentale centrale difensivo Bremer che ha salvato letteralmente su Thuram, il palo che ha fermato una conclusione di Ƈalhanoğlu e infine la scarsa precisione di altri protagonisti del suo schieramento. Dalla sua la Juventus ha avuto, sul punteggio ancora fermo sullo 0 a 0, una clamorosa occasione con il suo uomo di punta Dusan Vlahovic che, solo davanti a Sommer, ciccava lo stop finale mandando alle ortiche forse l’unica vera e propria occasione bianconera. Adesso dopo questo successo cosa cambia per il campionato delle due eterne rivali? Tutto e nulla. Tutto perchĆ© i nerazzurri acquisiscono la consapevolezza di una superioritĆ  che si traduce sia in punti di vantaggio 4 (potenzialmente fino a 7) che in qualitĆ  di gioco e di rosa. Nulla perchĆ© gli stessi nerazzurri furono capaci, due campionati or sono, di perdere uno scudetto giĆ  vinto in favore degli altri nemici di sempre ovvero i cugini del Milan, per tornare alla metafora senese come l’Istrice e la Lupa, quando prima del derby avevano ben sette punti di vantaggio. Di questo doloroso antefatto, i nerazzurri devono farne tesoro, mentre i bianconeri non dovranno demordere fino alla fine, anche se il pericolo diĀ  un rilassamento c’è dopo questa cocente delusione, nella consapevolezza di essere un gradino, e forse più, al di sotto dei nerazzurri. Altra variabile che gioca a favore della Juve, l’assenza dalle coppe europee. Staremo a vedere.

Interessato alla partitissima anche il Milan che sperava in un possibile pareggio tra le due contendenti, cosƬ da rosicchiare due bei punticini utili a tenere vivo il concetto della “palla ĆØ rotonda”. Tutto questo grazie al successo ottenuto la sera prima in quel di Frosinone dove, diciamolo senza alcuna remora, ha rischiato di non vincerla la partita, che a metĆ  del secondo tempo li vedeva sotto due reti a una. Pioli però cambiava il destino della garaĀ  grazie aile sostituzioni, cosƬ, dopo la rete del pareggio dell’ottimo Gabbia, ci pensava Jovic a portare a casa la pagnotta con il suo oramai abituale gol vincente. Adesso i rossoneri potrebbero avere come obiettivo quello di acchiappare la Juve che dista solo quattro punti, ma concretamente pensiamo che il vero obiettivo stagionale, oltre all’ormai consolidato pass per la champions, resta il successo in Europa League. Per i ciociari rimane l’amarezza della sconfitta dopo l’illusione addirittura della vittoria.
In rimonta anche il successo dei campioni d’Italia in carica del Napoli e anche questo avvenuto con una certa fatica e nei minuti finali grazie ad una meravigliosa marcatura del suo campione Kvaratskhelia. Non si può certo dire che la vittoria non sia meritata, anche se per una buona mezz’ora , a cavallo dei due tempi, il Verona sembrava comandare le operazioni, ma la fatica dei partenopei ĆØ stata oltremodo eccessiva. Il Verona dal canto suo, presentatosi in campo con molte facce nuove, ha certamente dato qualche segnale positivo e probabilmente saprĆ  vendere cara la pelle nella lotta per non retrocedere.
Netta e spettacolare la vittoria dell’Atalanta su una Lazio fin troppo remissiva. Superlativa la prova di De Ketelaere entrato in tutte e tre le marcature orobiche. Il quarto posto confermato lancia un chiaro messaggio a tutte le pretendenti ad un posto in zona champions e tra queste la Lazio sembra essere la più preoccupata.
Ancora un’altra vittoria in rimonta della giornata quella del Lecce sulla Fiorentina. Addirittura entrambe le reti decisive realizzate nel tempo di recupero finale. Per i viola una cocente delusione dopo aver assaporato una vittoria che l’avrebbe proiettata tra le maggiori pretendenti alla zona champions. Il Lecce si rifĆ  con gli interessi delle ultime tre sconfitte consecutive, conquistando una posizione di classifica relativamente tranquilla.
Completiamo il giro delle vittorie in rimonta con il 4 a 2 rifilato nel derby emiliano dal Bologna al Sassuolo. Quarto d’ora finale scoppiettante che ha permesso agli uomini di Thiago Motta di tornare al successo dopo un periodo di astinenza durato quattro gare. Per il Sassuolo l’incubo retrocessione comincia a materializzarsi partita dopo partita.
Continua l’escalation di vittorie della Roma di Daniele De Rossi che addirittura rifila una quaterna al malcapitato Cagliari, 4 a 0 il finale, ve mettendo in vetrina un Dybala in versione “pibe de oro”. Il prossimo turno, in casa contro l’Inter, ci dirĆ  tutta la veritĆ  di questa rinascita. Per il Cagliari ĆØ tempo di darsi una bella svegliata.
Infine una tripletta di pareggi a reti inviolate, Empoli-Genoa, Udinese-Monza e Torino-Salernitana dove l’ha fatta da padrone la paura di perdere più che la voglia di vincere.
Alla prossima

Foto Fabio Lo Cascio e Giuliano Marchisciano One+Nine Images

www.dati.numeridelcalcio.com

 

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