L’attesa è andata delusa, perchè la Roma s’è fermata sul più bello in Europa, perdendo in casa (1-0) contro il Lille dopo aver dominato all’esordio il Nizza all’Allianz Riviera. Stasera alla Roma non è riuscito nulla, neppure segnare un calcio di rigore che il belga Lambrechts ha fatto ripetere per ben tre volte per irregolarità del portiere francese Ozer che nelle prime due battute di Dovbyk ha tenuto un piedi fuori dalla linea bianca, mentre sul terzo, ha ipnotizzato Soulè e chiuso con una presa bassa.
Zero recriminazione, anche perchè quando ti permetti di sbagliare tre rigori, soprattutto in una serata no, è giusto che perdi. E così è stato, con il Lille che ha decisamente giocato meglio, sempre palla a terra, chiusi bene gli spazi, mai un pallone buttato. L’esatto contrario della Roma che per la solita disattenzione difensiva, è andata sotto dopo una manciata di minuti per effetto del gol di Haraldsson. La Roma ha fatto poco, lenta, mai un guizzo, sempre in ritardo sulle seconde palle, insomma, impalpabile, per non dire sconcertante. Una sola occasione portata a referto, nel primo tempo con quattro tiri in porta consecutivi, due volte Tsimikas, murato, poi Soulè respinto ed El Aynaoui con salvataggio di Mandi sulla linea.
Si, la Roma è tutta qui, fermo restando gli sciagurati tre rigori, che è vero, si possono sbagliare, ma tre consecutivi sono davvero troppo e rendono l’idea di una notte che più brutta non si poteva immaginare.
Il migliore perché se la Roma resta in partita fino alla fine, lo deve a due super parate, una su Giroud, l’altra su Fernandez Pardo.
Si da dare contro la sua ex squadra, ci prova ma non va.
La solita partita di sostanza, un solo errore, non determinante.
Va in crisi sugli attacchi francesi, perde palle banali, mai l’idea della sicurezza. (Mancini 5,5: Entra nel finale, limita i danni, ma senza incidere.)
Un paio di opportunità senza commettere errori grossolani.
Cerca di giocare, ma poi si perde tra i giocatori del Lille. (Konè 6: Entra a partita quasi finita e forse ce n’era bisogno prima.)
Non perfetto in alcune giocate, come del resto la squadra.
Regala con un errore al Lille la palla del vantaggio dopo cinque minuti. Sfortunato sulle due occasioni ribattute che meritavano altra sorte. (Rensch sv)
Non il solito sprint, si accede poco e non calcia mai in porta. Quando lo fa dal dischetto sbaglia incredibilmente.
Nonostante la condizione non ottimale parte forte poi cala alla distanza quando è costretto a fare il terzino aggiunto su Meunier. (El Shaarawy 5: Gasperini lo ha inserito per dare la scossa che non è arrivata.)
Non controlla mai un pallone, non riesce nel gioco di sponda a far salire i suoi. Occasione persa. (Dovbyk 5: Entra a giochi fatti ma ha l’occasione per incidere, ma sbaglia il rigore due volte di fila. Peccato.)
Mai chiamato in causa, ma nel finale sale in cattedra parando tre rigori. Meglio non poteva fare.
Con un braccio galeotto rischia di rovinare la notte magica dei francesi. Lo salva il suo portiere.
Come metro di valutazione lascia giocare il più possibile. Pignolo, ma attento: fa ripetere il rigore alla Roma tre volte, non sbagliando mai la decisione.