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Roma, il futuro è adesso

13 SETTEMBRE 2025

Roma, il futuro è adesso

La terza di campionato regala un appuntamento gustoso all’Olimpico, con la Roma, a sorpresa in testa insieme a Napoli, Juventus e Cremonese, che ospita all’ora di pranzo il Torino. Ghiotta anticamera del derby della prossima settimana. Interessi altissimi per la squadra di Gasperini che vuole continuare a stupire. Nel rispetto dell’avversario. “Dobbiamo giocare 90 minuti più recupero – le parole di Gasp alla vigilia – . Le gare sono sempre difficili, ma ci dobbiamo aspettare di giocare tutta la partita con il massimo dell’impegno. Quest’anno il campionato è molto equilibrato. Lo abbiamo visto nelle due gare precedenti. Per me è importante ribadire le ultime partite. Tre punti in più farebbero comodo, ma siamo all’inizio. Ora contano le prestazioni: da qui si costruisce il campionato. Non ci possiamo ancora porre obiettivi, servono almeno 10 partite. Alla fine del girone d’andata si possono davvero fare delle considerazioni”.
C’è un grande lavoro alle spalle da parte di un tecnico che ha accettato la nuova scommessa, consapevole delle difficoltà iniziali, ma voglioso di regalare qualcosa di magico a questa piazza. “A Roma ho trovato un grande centro sportivo, il pubblico è da Champions e lo spirito di squadra è di alto livello. Per il resto si può migliorare, ma lo dobbiamo fare passo dopo passo, giornata dopo giornate per costruire una squadra che sia degna del popolo che la sostiene”.
Gasperini alla vigilia si ritrova con due soli dubbi, legati all’impiego di Dybala, che scalpita, e Wesley. “Dybala – continua Gasperini – ha lavorato bene, è in crescita e lo si è visto a Pisa. Non so se ha 90 minuti nelle gambe, però è in un buon momento. Wesley ha avuto un problemino con il Brasile, non sembra ci siano cose gravi. Decideremo oggi”.
Il resto, lo vedremo in campo. All’Olimpico domani, calcio d’inizio alle 12.30

6 SETTEMBRE 2025

La seconda vita di Pellegrini

Undici giocatori fuori con le rispettive nazionali (Mancini, Dovbyk, Ndicka, Ferguson, Konè, El Aynaoui, Wesley, Celik, Tsimikas e Ziolkowski e Pisilli), Gasperini si concentra su coloro che sono rimasti a Trigoria, cercando di perfezionare schemi e meccanismi.
Dalla coppia Soulè-Dybala che hanno il privilegio di parlare la stessa lingua, quella dei piedi buoni, e che si intendono a meraviglia giorno dopo giorno. Il tecnico di Grugliasco sta lavorando molto sul reparto difensivo, osserva la continua crescita di Hermoso e vuole fare di Ghilardi un altro potenziale faro del reparto. C’è da recuperare Baldanzi che sembrava in partenza, rimasto ingolfato nel traffico mercatale nelle ultime ore di trattative, ma soprattutto Lorenzo Pellegrini. L’ex capitano, visto che nelle gerarchie numeriche il più presente è El Shaarawy, non ha rinnovato e in attesa di una collocazione, magari a gennaio, vuole provare a rientrare e tornare utile alla causa comune.
Nel test contro il Roma City, Lorenzo è stato impiegato in regia in un reparto già folto (Cristante, Konè, El Aynaoui, Pisilli). Davanti alla difesa, dove i piedi buoni potrebbero fare la differenza rispetto a Konè e Cristante nati con altre caratteristiche. Gasperini lo ha stimolato alla ripartenza dell’azione dal basso, lo ha tenuto in campo per un’ora per poi spiegargli  al momento della sostituzione i movimenti che si aspetta e da ripetere in campo. Personalità forte che però lo ha intristito davanti alla continue critiche della piazza. Gasp guarda oltre, confidando di poterlo recuperare prima che le strade con Roma si separano definitivamente, visto che la società non ha intenzione di rinnovargli il contratto, uno dei più pesanti.
Prove tecniche di nuova Roma, che col Gasp sembra aver trovato nuovi stimoli. Le due vittorie con Bologna e Pisa sono indizi importanti, ma necessitano di certificazione ben più importanti. Per questo il tecnico non lascia nessuno per strada, tantomeno colui che per anni ha indossato la fascia da capitano. Riaverlo al massimo delle potenzialità, potrebbe essere quella pedina che non è arrivata dal mercato. Gasperini ci lavora, a Pellegrini il compito di ritrovarsi.

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