Partita da far rivedere più volte ai corsi allenatori di Coverciano, ossia di come una squadra può gettare al vento due punti causa atteggiamento sbagliato per gran parte della gara (e non solo nel secondo tempo). Cambi avventati nel momento del bisogno e stanchezza mentale più che fisica per gli uomini di Farris. Darmian e Thuram nel primo tempo, Bernabé ed autorete di Darmian nel secondo. Leccarsi le ferite è cosa buona e giusta.
Interessante la sfida pomeridiana del Tardini fra Parma ed Inter con le due compagini desisderose di far punti per differenti obiettivi di classifica. Nerazzurri che cercano di approfittare dell’insidiosa trasferta bolognese del Napoli per fare un ulteriore passo in avanti in classifica, biancocrociati (quest’oggi in gialloblù rugbistico) coinvolti nella lotta per non retrocedere dalla quale pare si siano tolte definitivamente Genoa e Como.
Gli uomini di Farris (Inzaghi squalificato in tribuna) con il solito turn-over visti i ravvicinati impegni di questo mese d’Aprile. Bisseck anziché Pavard, Darmian al posto di Dumfries, Calhanoglu in coppia con Asllani mentre in attacco la coppia Lautaro-Thuram. Chivu schiera il suo propositivo 4-3-3, al centro dell’attacco Bonny coadiuvato da Man a destra ed Almqvist a sinistra. Torna Hernani dalla squalifica anziché Bernabé.
Un primo tempo con le bollicine per il gran numero di occasioni create dall’Inter e per un paio di clamorose sventate da Sommer. Iniziano Lautaro e Bisseck fino al vantaggio interista con Darmian il cui tiro rasoterra incoccia il palo per entrare nella porta difesa da Suzuki. Nel frattempo Bonny tutto solo si faceva ribattere il proprio tiro da Sommer e cosippure una decina di minuti dopo succedeva con Man che liberato da Bonny calciava a botta sicura ma Sommer si superava ancora in tuffo.
Le occasioni per gli ospiti fioccano, Darmian calcia altissimo, Lauraro si fa respingere da Suzuki un suo tiro da zero passi ed una sua spettacolare rovesciata, bensì in fuori gioco, risulta essere troppo centrale. Alla fine del tempo un’azione di Mkhitaryan permette a Thuram tutto solo di calciare un rigore in movimento ma stranamente il francese sbaglia la conclusione che diventa un incredibile pallonetto sul quale sulla linea di porta nulla può Almqvist.
Il secondo tempo inizia con un’Inter che rimane negli spogliatoi permettendo al Parma di acquistare fiducia e da lì arrivano prima il gol di Bernabé e poi l’autorete di Darmian per sancire il 2-2. Atteggiamento inspiegabile da parte degli uomini di Farris che oltretutto effettua troppi cambi a dispetto dell’assetto iniziale. Zero occasioni da gol per i nerazzurri addirittura è il Parma che nel recupero sfiora il terzo con Pellegrino in scivolata d’anticipo su Acerbi. Salviamo solo Sommer per i due interventi del primo tempo, tutti gli altri rimandati ad Ottobre.
Foto Giuliano Marchisciano
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