Girata la clessidra del calendario del nostro campionato, anche se mancano ancora all’appello ben cinque partite, tre delle quali verranno recuperate tra oggi e domani, il girone di ritorno si è aperto con parecchi interrogativi, molti dei quali generati dal mini torneo valevole per l’assegnazione della Supercoppa Italiana disputata in terra araba.
La prima squadra a rispondere all’appello è stata il Milan, vincitore a sorpresa della Supercoppa. Possiamo certamente affermare che la risposta non è stata tra le più entusiasmanti, o quantomeno non all’altezza delle aspettative. Un pareggio casalingo per 1-1 contro il Cagliari non è certamente un risultato di cui andare fieri, specie dopo aver mostrato con orgoglio al proprio pubblico la coppa strappata ai cugini dell’Inter. Tanto volume di gioco, tante azioni d’attacco, ma poca concretezza. Abraham, l’eroe di Riad, ha clamorosamente sprecato un paio di occasioni, mentre Maignan, dopo un autentico miracolo sullo 0-0, ha regalato la rete del pareggio agli isolani, che si sono dimostrati concreti e concentratissimi. Insomma, Milan da rivedere già oggi nel recupero contro il Como.
Non più convincente la prova della Juventus, impegnata nel derby della Mole, stavolta in casa del Torino. Anche qui un 1-1 contraddistinto da due bellissime reti: quella bianconera firmata da Yildiz e quella granata di Vlasic, arrivata a fine primo tempo. Curiosità statistica, visto lo scarso spettacolo del secondo tempo: l’espulsione contemporanea dei due allenatori, Vanoli e Thiago Motta, rei di aver esasperato le proteste per un’azione contestata da entrambe le panchine.
Per non smentire il detto “non c’è due senza tre”, ecco l’Atalanta, altra protagonista di Riad, cogliere un ulteriore pareggio: uno 0-0 sul campo dell’Udinese. Stavolta i bergamaschi devono ringraziare la fortuna, che li ha sottratti a una sconfitta meritata per quanto visto in campo. Decisivi alcuni interventi prodigiosi di Carnesecchi e due pali colpiti dai friulani. Davvero irrisoria la produzione offensiva della squadra di Gasperini.
E siccome non esiste il detto “non c’è tre senza quattro”, ecco l’Inter. Archiviata la cocente delusione per la sconfitta in finale di coppa contro il Milan (dopo essere stata in vantaggio di due reti), i nerazzurri si sono riscattati portandosi via i tre punti dalla laguna veneta. Dopo aver condotto la gara con autorevolezza e aver trovato in Stankovic un portiere in giornata di grazia, negli ultimi 15 minuti l’Inter si è chiusa in difesa, correndo un paio di seri rischi sugli attacchi del Venezia.
Chi la Supercoppa l’ha vista solo in TV è stato il Napoli, che, senza impegni infrasettimanali, ha ribadito la sua leadership attuale con un classico 2-0 ai danni del Verona. Un risultato che ha permesso agli azzurri di prendersi la rivincita contro una squadra che, a inizio torneo, aveva inflitto loro una sconfitta sonora ma salutare. Al momento, la maggiore tensione sembra essere legata al mercato, con la vicenda Kvara. Tuttavia, grazie al rendimento di Neres, le preoccupazioni di società, squadra e tifosi appaiono in calo.
Bella e avvincente la sfida Bologna–Roma, con un secondo tempo scoppiettante. Dopo il vantaggio iniziale della Roma, il Bologna ha prima pareggiato e poi ribaltato il risultato. Ma al minuto 97, a due secondi dal fischio finale, un rigore per i giallorossi, confermato dal VAR e diretto da Abisso, ha fissato il punteggio sul 2-2. Rigore ineccepibile, così come quello precedentemente assegnato ai rossoblù.
La Lazio, impegnata all’Olimpico contro il Como, non è andata oltre l’1-1. Ai biancocelesti è persino andata bene: rimasti in dieci per un’ingiusta espulsione di Tchaouna, si sono salvati anche grazie a un errore arbitrale, che non ha punito con il rosso un duro fallo di Gigot su Nico Paz.
Sofferta ma forse meritata la vittoria del Genoa contro il Parma. Una partita equilibrata, in cui il fattore campo, raramente favorevole ai rossoblù in questa stagione, ha finalmente premiato la squadra di Vieira. Il Parma torna a casa a mani vuote, ma senza particolari rimpianti.
Importantissimo successo esterno del Lecce sul campo dell’Empoli, che, dopo un avvio lusinghiero, sta incontrando grandi difficoltà. Lo conferma il solo punto conquistato nelle ultime cinque partite. Con questa vittoria, il Lecce aggancia i toscani in classifica, lasciando le posizioni più pericolose alle squadre destinate alla lotta per non retrocedere.
Il turno si chiude con la quinta sconfitta su sei partite per la Fiorentina ed a questo fa da contraltare la prima vittoria casalinga di un Monza che deve quasi tutto ad un ritrovato Daniel Maldini. Tempi duri per Palladino adesso sulla graticola.
Alla prossima!