07/12/2025
Juve, stagione compromessa
La Juve esce definitivamente dalle zone alte della classifica, ma soprattutto con il morale a pezzi dopo la disfatta del Maradona. Non inganni il punteggio: il Napoli ha dominato in lungo e in largo e ha avuto il demerito di chiudere con un solo goal di vantaggio il primo tempo. La cosa che più sconcerta di questa “Armata Brancaleone” ĆØ che, come facilmente pronosticabile, ha perso la partita prima di entrare in campo.
Una squadra smarrita, timorosa, in totale balia dei suoi avversari, spinti da un pubblico caldissimo e vogliosi di stare in vetta. Spalletti ha sbagliato completamente formazione, dapprima rinunciando ad una punta che potesse far alzare la sua squadra. Il Napoli ha beneficiato di quella scelta scellerata, riequilibrando lo svantaggio a centrocampo.
Ma nella ripresa, il “Mago” di Certaldo ha estratto il coniglio dal cilindro: dopo aver fortunosamente riequilibrato la partita, ha tentato in tutti i modi di perderla, togliendo contemporaneamente Yildiz e Conceicao ad un quarto d’ora dalla fine ed inserendo Openda (sƬ, avete capito bene) e Miretti.
Queste due mosse illuminanti hanno dato morale ai padroni di casa, che hanno legittimato il successo con la seconda rete e poi con una condotta di gara impeccabile fino al 90°. La Juve non sa reagire, non ha carattere e appare soffrire sempre contro avversarie più quotate, benché incerottate.
Se vogliamo, l’aspetto più sconfortante ĆØ che anche dopo aver immeritatamente conseguito il pareggio, non ha saputo minimamente sfruttare il momentaneo disorientamento del Napoli si ĆØ vista raggiungere dopo un dominio assoluto.
Spalletti dovrĆ lavorare prima su se stesso e poi sulla squadra, se vuole pensare di arrivare almeno quarto. In caso contrario, le prossime sfide con Bologna (in trasferta) e Roma (in casa) si trasformeranno in altrettante sicure sconfitte.
Una squadra smarrita, timorosa, in totale balia dei suoi avversari, spinti da un pubblico caldissimo e vogliosi di stare in vetta. Spalletti ha sbagliato completamente formazione, dapprima rinunciando ad una punta che potesse far alzare la sua squadra. Il Napoli ha beneficiato di quella scelta scellerata, riequilibrando lo svantaggio a centrocampo.
Ma nella ripresa, il “Mago” di Certaldo ha estratto il coniglio dal cilindro: dopo aver fortunosamente riequilibrato la partita, ha tentato in tutti i modi di perderla, togliendo contemporaneamente Yildiz e Conceicao ad un quarto d’ora dalla fine ed inserendo Openda (sƬ, avete capito bene) e Miretti.
Queste due mosse illuminanti hanno dato morale ai padroni di casa, che hanno legittimato il successo con la seconda rete e poi con una condotta di gara impeccabile fino al 90°. La Juve non sa reagire, non ha carattere e appare soffrire sempre contro avversarie più quotate, benché incerottate.
Se vogliamo, l’aspetto più sconfortante ĆØ che anche dopo aver immeritatamente conseguito il pareggio, non ha saputo minimamente sfruttare il momentaneo disorientamento del Napoli si ĆØ vista raggiungere dopo un dominio assoluto.
Spalletti dovrĆ lavorare prima su se stesso e poi sulla squadra, se vuole pensare di arrivare almeno quarto. In caso contrario, le prossime sfide con Bologna (in trasferta) e Roma (in casa) si trasformeranno in altrettante sicure sconfitte.
07/12/2025
Napoli-Juve: quali assenze peseranno di più?
Napoli e Juventus arrivano ad una sfida, giĆ decisiva per i bianconeri (in caso di sconfitta, le prospettive sono veramente pessime), a ranghi decisamente incompleti.
Fare un pronostico in merito a quali assenze peseranno di più ĆØ veramente complicato: da un lato, le assenze di Bremer e Gatti rendono la difesa della Juve decisamente perforabile, dall’altro quelle di Lobotka, De Bruyne, Gilmour e Anguissa rischiano di creare uno squilibrio a centrocampo per i partenopei, soprattutto in termini di qualitĆ .
Meno peseranno le assenze di Lukaku e Vlahovic (almeno nella singola partita), perchƩ entrambe le compagini hanno le risorse per andare a segno.
Da un lato, Neres (in forma smagliante e davvero imprendibile), Hojlund, Politano, per non parlare degli inserimenti dell’inarrestabile McTominay danno sufficienti garanzie di pericolositĆ al Napoli; dall’altro Yildiz (se in serata), Conceicao e Cambiaso possono creare grattacapi ai Campioni d’Italia.
Dal momento che siamo certi che Conte avrĆ saputo sicuramente caricare la sua squadra, la vera variabile, l’incognita di questa partita ĆØ rappresentata dallo spirito, dall’atteggiamento degli uomini di Spalletti.
Da molti, troppi anni, la Juve parte sconfitta al San Paolo (o al Maradona) ancor prima che l’arbitro abbia fischiato il calcio d’inizio: partite in fotocopia che hanno mostrato una squadra sbiadita, impaurita, preoccupata soltanto di contenere lo strapotere avversario.
Il pronostico non può che pendere dalla parte degli azzurri; sta quindi a Mister Spalletti convincere ai suoi uomini che con il coraggio, con la faccia tosta l’impresa ĆØ possibile. Sul piano del ritmo sono favoriti i padroni di casa, più abituati a correre per 90 minuti.
Una soluzione potrebbe essere quella di partire con Zhegrova e inserire Conceicao nella ripresa, a supporto di Yildiz e di David (che, al momento, ĆØ parso “meno peggio” dell’impalpabile Openda.
L’auspicio ĆØ quello di una gara corretta e soprattutto ben diretta dall’arbitro designato, La Penna: di tutto abbiamo bisogno, meno che di polemiche arbitrali.
Fare un pronostico in merito a quali assenze peseranno di più ĆØ veramente complicato: da un lato, le assenze di Bremer e Gatti rendono la difesa della Juve decisamente perforabile, dall’altro quelle di Lobotka, De Bruyne, Gilmour e Anguissa rischiano di creare uno squilibrio a centrocampo per i partenopei, soprattutto in termini di qualitĆ .
Meno peseranno le assenze di Lukaku e Vlahovic (almeno nella singola partita), perchƩ entrambe le compagini hanno le risorse per andare a segno.
Da un lato, Neres (in forma smagliante e davvero imprendibile), Hojlund, Politano, per non parlare degli inserimenti dell’inarrestabile McTominay danno sufficienti garanzie di pericolositĆ al Napoli; dall’altro Yildiz (se in serata), Conceicao e Cambiaso possono creare grattacapi ai Campioni d’Italia.
Dal momento che siamo certi che Conte avrĆ saputo sicuramente caricare la sua squadra, la vera variabile, l’incognita di questa partita ĆØ rappresentata dallo spirito, dall’atteggiamento degli uomini di Spalletti.
Da molti, troppi anni, la Juve parte sconfitta al San Paolo (o al Maradona) ancor prima che l’arbitro abbia fischiato il calcio d’inizio: partite in fotocopia che hanno mostrato una squadra sbiadita, impaurita, preoccupata soltanto di contenere lo strapotere avversario.
Il pronostico non può che pendere dalla parte degli azzurri; sta quindi a Mister Spalletti convincere ai suoi uomini che con il coraggio, con la faccia tosta l’impresa ĆØ possibile. Sul piano del ritmo sono favoriti i padroni di casa, più abituati a correre per 90 minuti.
Una soluzione potrebbe essere quella di partire con Zhegrova e inserire Conceicao nella ripresa, a supporto di Yildiz e di David (che, al momento, ĆØ parso “meno peggio” dell’impalpabile Openda.
L’auspicio ĆØ quello di una gara corretta e soprattutto ben diretta dall’arbitro designato, La Penna: di tutto abbiamo bisogno, meno che di polemiche arbitrali.
02/12/2025
Gatti neri: la Juve vince, ma perde per infortunio il suo difensore
La Juve supera agevolmente l’Udinese con un goal per tempo e accede meritatamente ai quarti di finale di Coppa Italia.
I friulani non entrano mai in partita, abulici, inconsistenti, mai capace di impensierire i padroni di casa, che si fanno apprezzare, per una volta, per la pulizia di palleggio.
Non si può dire che il ritmo della gara sia forsennato, ma l’impressione ĆØ fin dai primi minuti che gli uomini di Spalletti siano in grado di gestire la gara a proprio piacimento.
Serata da dimenticare per Palma, protagonista in negativo: prima il difensore di RunjaiÄ infila il proprio portiere, poi provoca il rigore (step on foot su Cabal), trasformato con freddezza da Locatelli.
Buona prova per David, che si mette a servizio della squadra con sponde interessanti e un bellissimo goal tolto dal VAR per un fuorigioco millimetrico.
Funambolica la presenza di Zhegrova negli ultimi dieci minuti: davvero ubriacanti le iniziative del nazionale del Kosovo, che hanno suscitato l’ammirazione del pubblico dell’Allianz.
Tutto bene, dunque? Neanche per sogno. Anche in una giornata tranquilla c’ĆØ da segnalare l’infortunio di Gatti: il difensore si blocca inspiegabilmente senza alcun contatto ed esce dolorante, toccandosi il ginocchio (possibile distorsione, da valutare l’entitĆ ).
La preoccupazione nell’ambiente bianconero ĆØ palpabile: il campionato si fa incandescente e le tre prossime trasferte (Napoli e Bologna in trasferta e Roma in casa), hanno un notevole quoziente di difficoltĆ e le assenze del difensore, oltre a quella di Vlahovic rischiano di vanificare i pallidi progressi di quest’ultimo periodo.
I friulani non entrano mai in partita, abulici, inconsistenti, mai capace di impensierire i padroni di casa, che si fanno apprezzare, per una volta, per la pulizia di palleggio.
Non si può dire che il ritmo della gara sia forsennato, ma l’impressione ĆØ fin dai primi minuti che gli uomini di Spalletti siano in grado di gestire la gara a proprio piacimento.
Serata da dimenticare per Palma, protagonista in negativo: prima il difensore di RunjaiÄ infila il proprio portiere, poi provoca il rigore (step on foot su Cabal), trasformato con freddezza da Locatelli.
Buona prova per David, che si mette a servizio della squadra con sponde interessanti e un bellissimo goal tolto dal VAR per un fuorigioco millimetrico.
Funambolica la presenza di Zhegrova negli ultimi dieci minuti: davvero ubriacanti le iniziative del nazionale del Kosovo, che hanno suscitato l’ammirazione del pubblico dell’Allianz.
Tutto bene, dunque? Neanche per sogno. Anche in una giornata tranquilla c’ĆØ da segnalare l’infortunio di Gatti: il difensore si blocca inspiegabilmente senza alcun contatto ed esce dolorante, toccandosi il ginocchio (possibile distorsione, da valutare l’entitĆ ).
La preoccupazione nell’ambiente bianconero ĆØ palpabile: il campionato si fa incandescente e le tre prossime trasferte (Napoli e Bologna in trasferta e Roma in casa), hanno un notevole quoziente di difficoltĆ e le assenze del difensore, oltre a quella di Vlahovic rischiano di vanificare i pallidi progressi di quest’ultimo periodo.



