La Fiorentina riesce nella poco invidiabile “impresa” di uscire sconfitta dall’U-Power Stadium (semideserto, un po’ per il freddo e molto per la rassegnazione dei tifosi ) al cospetto di un incredulo Monza, alla prima vittoria casalinga.
Sia chiaro: la situazione di classifica dei brianzoli continua ad essere disperata ed è al momento difficile ipotizzare una salvezza che avrebbe del clamoroso, tuttavia il girone di ritorno è appena iniziato, quindi teoricamente tutto è ancora possibile. Il posticipo serale, tuttavia, evidenzia i grandissimi demeriti della squadra ospite, che sembra aver smarrito quello smalto che l’aveva portata ad issarsi a ridosso delle tre “battistrada”.
Il primo tempo scorre senza grandissimi sussulti (a parte un rigore, prima concesso dall’arbitro Dionisi, poi revocato dal VAR a favore dei gigliati) fin quasi allo scadere, quando un lampo di Ciurria fulmina De Gea e porta in vantaggio i padroni di casa.
Palladino cerca di correre ai ripari e inserisce ad inizio ripresa Beltràn al posto di uno spento Gudmundsson. La musica non cambia e gli ospiti non sembrano in grado di reagire. Al contrario, sono proprio i padroni di casa a raddoppiare: perfetto il cross di Pedro Pereira, ottimo l’inserimento di Daniel Maldini, che anticipa nettamente Adli (immobile nella circostanza) e con un destro preciso fa spiccare il volo agli uomini di Bocchetti. La partita sembra ormai “in ghiaccio”, ma un ingenuo fallo di Carboni su Beltràn, consente a quest’ultimo di dimezzare lo svantaggio dal dischetto. A questo punto la Fiorentina si riversa in attacco, sia pur in maniera disordinata: un paio di uscite sconsiderate di Turati fanno venire i brividi ai tifosi brianzoli, che alla fine possono festeggiare per un risultato tanto insperato, quanto meritato.
La Fiorentina (un punto nelle ultime cinque gare) è ufficialmente in crisi: Palladino sembra aver smarrito la “bacchetta magica”. Discreto, ma con alcune imprecisioni, la direzione di gara dell’arbitro Dionisi.
Foto: Giuliano Marchisciano
