Scendendo in campo contro gli scaligeri, dopo la folle notte di Rotterdam, il Milan ed il suo mister Coinceçao erano certamente dilaniati da una ridda di sentimenti che li travolgevano. Sarà per la cronica instabilità, sarà per la mancanza di equilibrio, sarà per l’alternanza di risultati, sarà perché incombe la partita dentro-fuori di martedì con il Feyenoord, nell’ambiente la tensione si tagliava a fette. E sbagliare la partita sarebbe stato fatale e forse inaccettabile.
Anche perché i 3 punti sono indispensabili se si vogliono rafforzare ipotesi europee. Coinceciao non fa sconti e presenta uno schieramento completamente rivoluzionato rispetto a Rotterdam, con Leao e Pulisic in panchina. Come dargli torto dopo la pericolosa sbandata di mercoledì?
Il Milan del primo tempo è assolutamente ingolfato, stucchevole e si merita i fischi del pubblico, come sempre numeroso.
Nel secondo tempo, con l’innesto di Leao, il Milan si propone di più rispetto alla prima frazione, ma riesce a superare la difesa più battuta dei 5 maggiori campionati europei soltanto a 15 minuti dal triplice fischio grazie a Santiago Gimenez, il figlio di Dio. Tre punti e niente più!
Foto Giuliano Marchisciano
