Limito la cronaca di un inutile Milan-Monza al risultato, vittorioso per i rossoneri. Due a zero. Vittoria inutile che non porta a nulla.
Ben altro. è assurto ai titoli principali della serata sin dal pomeriggio: la più forte ed incisiva contestazione degli ultimi 40 anni. Inizia tutto sotto Casa Milan, alle 17 con 5000 tifosi della curva sud, che in modo ordinato e perentorio invitano società e dirigenza ad andare via, poi in corteo verso un San Siro mai così vuoto da anni ed una volta entrati allo stadio, disponendosi in modo tale da formare una suggestiva scritta, Go home!
Salvo poi abbandonare lo stadio dopo 15 minuti dal fischio di inizio ed invitando gli altri a fare lo stesso. Solo un migliaglio dei tifosi degli altri settori li segue. Non di più.
Questo il paradossale clima in cui si svolge l’incontro, specchio fedele di una annata fallimentare. Proprio il termine “fallimento”, insieme a quello altrettanto negativo di “agonia” è stato il motore centrale della contestazione. Oltre ai sonori fischi a tutti indistintamente. E alla beffarda (per la società) esaltazione di Paolo Maldini.
Insomma, una società da rifondare, quella rossonera, dal vertice alla base.
Sic transit gloria mundi!
Foto Giuliano Marchisciano
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