Nella domenica in cui la squadra italiana di pallavolo maschile vinceva il suo secondo mondiale di fila e il grande Pogacar vinceva il mondiale per distacco, ecco che il nostro campionato di calcio invece si concedeva quello che è tipico proprio nel ciclismo, il ricompattamento del gruppo di testa. Così il Napoli si vedeva raggiunto nel suo fugace tentativo di fuga dalla Roma e dal Milan con la Juventus immediatamente dietro e Inter e Atalanta in fase di rientro. Tra tutte queste protagoniste è però il Milan a meritarsi il titolo di “campione della domenica”. Primo perché fermava proprio la fuga dei partenopei e poi perché lo faceva in modo stoico riuscendo a vincere lo scontro diretto per 2 a 1 resistendo all’impatto della forza d’urto del Napoli in inferiorità numerica.
La partita ha vissuto due momenti distinti: un primo tempo con un Milan scintillante grazie alle magie di Pulisic in giornata di grazia così come Modric e poi una ripresa dove il Napoli attaccava con convinzione per recuperare il doppio svantaggio. E quando dopo 10 minuti della ripresa Estupinian commette la sciocchezza di trattenere Di Lorenzo in area e in procinto di tirare verso la porta ecco rigore realizzato da De Bruyne ed espulsione dello stesso Estupinian. Da qui in poi il Napoli le tentava tutte ma non c’è stato nulla da fare i rossoneri arroccati nella propria area respingevano grazie anche a Maignan le tante occasioni azzurre. La sintesi sta proprio nell’esaltazione di due campioni in maglia rossonera quali Modric e Pulisic e la depressione azzurra per una difesa horror a causa delle assenze dei tre titolari di difesa e l’uomo migliore fin qui ovvero Spinazzola, senza contare il lungodegente Lukaku.
Appaiata ai due è la Roma, ma in proposito della gara. Infatti, gli scaligeri le hanno tentate tutte, ma tra i legni, un grande Svilar e una certa imprecisione degli attaccanti hanno fatto sì che la porta capitolina restasse imbattuta. Così le reti di Dovbrik e Soulè sono state decisive, anche se frutto di occasioni estemporanee. Ma quel che conta è il risultato del campo e con questo la Roma si trova anch’essa in testa alla classifica. Complimenti allo sfortunato Verona.
Ad un solo punto di distanza si trova la Juventus, al suo terzo pareggio consecutivo, considerato anche il turno di Champions. Ed anche questa volta dobbiamo dire che le è pure andata bene. I bianconeri hanno recuperato un pareggio insperato grazie a uno svarione difensivo bergamasco e all’espulsione di De Roon, che gli ha propiziato la superiorità numerica. L’Atalanta ha perso certamente l’occasione per poter scavalcare i bianconeri in classifica, ma i progressi rispetto alle prime giornate sono evidenti e poi hanno messo in vetrina Soulemana, gran bel giocatore.
Chi lentamente sta risalendo la china è l’Inter, che ha il peccato originale bianconero: doppia sconfitta con Udinese e Juventus, da farsi perdonare. La vittoria a Cagliari non fa una grinza, come testimonia il 2 a 0 finale grazie alle reti, una per tempo, di Lautaro e Pio Esposito, e per quest’ultimo si tratta della prima in assoluto nella massima serie. Termometro di quanto detto l’inoperosità di Martinez, il portiere, salvato solo una volta dal palo. Il calendario favorevole potrebbe accelerare questa rincorsa ai posti paganti della classifica.
Bologna beffato all’ultimo secondo in quel di Lecce, dal primo gol in assoluto in Serie A di Camarda, che pareggiava non solo il risultato sul 2 a 2, ma faceva pari anche con Pio Esposito in fatto di primo gol segnato, questo un derby milanese del tutto particolare.
Il derby toscano tra Pisa e Fiorentina, nonostante il risultato ad occhiali, non ha lesinato emozioni in un tourbillon di reti poi annullate e rovesciamenti di fronte. Adesso però la situazione di classifica comincia a farsi pesante specialmente per i viola che vantavano altre aspettative.
Da un derby regionale ad un altro ed ecco Como-Cremonese con i grigiorossi ancora a racimolare punti a destra e manca che certamente gli saranno di grande utilità alla fine. Invece ancora una mezza delusione per Fabregas e i suoi ragazzi che forse dovrebbero cominciare a badare anche alla sostanza oltre che al bel gioco.
Chiaro il successo del Sassuolo su una deludente Udinese. Il 3 a 1 finale dà la giusta dimensione di quello che si è visto in campo. Per i neroverdi subito riscattata la sconfitta subita con l’Inter mentre i friulani devono scordare in fretta la vittoria ottenuta proprio contro l’Inter, potrebbe rivelarsi una trappola psicologica mortale. Stasera si giocano Parma-Torino e Genoa-Lazio.
Alla prossima