Una Juventus non trascendentale, ma ben messa in campo da Max Allegri, umile e consapevole dei propri limiti, con un Rabiot che giganteggia a centrocampo, sbanca San Siro e mette in difficoltà un Milan che non ha brillato.
Occorre dire che non ha rubato nulla e che gli episodi che hanno deciso la partita le sono stati favorevoli, in primis l’episodio del gol, melius autogol, perché se non devia con la coscia Krunic il tiro di Locatelli, la partita molto probabilmente finisce con un nulla di fatto.
Altro episodio chiave al tramonto del primo tempo quando Thiaw si fa ridicolizzare da Kean e si becca il più giusto dei cartellini rossi diretti. Espulsione per ultimo uomo e per chiara occasione da gol.
In inferiorità numerica il Milan ha tenuto una sterile supremazia per i primi 15 minuti del secondo costringendola a difendersi, cosa che peraltro le riesce meglio, fino a quando non sono giunti i cambi. Propositivi e razionali quelli di Allegri, incomprensibili quelli di Pioli. Che hanno legittimato la vittoria bianconera.
Ed ora per il Milan solo poche ore di analisi e di metabolizzazione delle tossine nervose accumulate: incombe il Parco dei Principi ove sarebbe vietato perdere con il PSG. Mercoledì notte si vedrà.
Ph. Giuliano Marchisciano One+Nine Images 2023/2024 e Paolo Vinci