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Luis Henrique e Diouf, i gemellini Findus

MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE 2025

Luis Henrique e Diouf, i gemellini Findus

Attenzione ad aprire la porta del vostro congelatore, vi potreste trovare ben conservati e con la data di scadenza ancora non in evidenza i due pseudo acquisti interisti. In particolare Luis Henrique Tomaz da Lima, ventiquattro anni il prossimo Dicembre, venuto dal Marsiglia dove è rimasto per ben cinque stagioni. Di provenienza ahimé bianconera (tranquilli dal Botafogo) in verità qualche apparizione l’ha fatta ma sempre in scampoli di gioco. Ha un contratto fino al 2030 e l’Inter per lui ha sborsato la scorsa estate ben 23 milioni. Farà la fine di Buchanan che ha trovato la sua dimensione nel Villarreal? Ben diversa la situazione di Andy Diouf, ventiduenne francese, cresciuto nello Stade Rennais passando dal Basilea e proveniente dal Lens. Acquistato per 20 milioni è il vero oggetto misterioso, non si è ancora visto e non se ne capisce il motivo. A questo punto vista l’indisponibilità di Mkhitaryan se fossimo in Chivu proveremmo ad inserirli gradatamente nel meccanismo, assieme a Sucic il quale ha certamente avuto più spazio ma che non si è ancora dimostrato una valida alternativa a quei tre di centrocampo. Insomma una situazione a divenire anche se per il momento il tecnico romeno ha dimostrato di fidarsi dei soliti dando spazio ai nuovi acquisti solo in attacco. La sua flemma risulterà vincente?
DOMENICA 26 OTTOBRE 2025

Andonio rialza la cresta

Tre sconfitte in otto giornate fanno male e soprattutto quella di ieri sera al Maradona fa ancora peggio. Contro un Napoli debilitato dalle assenze, oltrettutto perdendo De Bruyne a metà del primo tempo, gli uomini di Chivu avrebbero dovuto fornire ben altra prestazione soprattutto nella seconda parte. Nel dopo partita il Presidente Marotta si è presentato ai microfoni rivendicando la legittimità di fare chiarezza sul comportamento sia del VAR che dell’arbitro. Mariani in occasione del rigore fantasma, decretato a favore dei partenopei, ha atteso alcuni secondi prima di indicare il dischetto richiamato dal suo assistente. Revisione televisiva neanche per sogno. Ed allora il prode Andonio non ha perso tempo nello stigmatizzare il comportamento della società nerazzurra con frasi del tipo “Sono venuti ad ammazzarci ma non ci siamo stati”, “Come allenatore io non avrei mai permesso che un dirigente venisse a parlare su un’azione di campo”. “Sono stato per due anni il loro allenatore ed ho conquistato uno scudetto dopo nove anni di predominio bianconero, e sapete bene quanto io sia legato alla Juve”. Sulla diatriba con Lautaro aggiunge “L’ho allenato e probabilmente dal punto di vista personale non l’avevo conosciuto”. Molti tifosi interisti che ci hanno scritto ribadiscono il concetto che un allenatore con il suo passato mai avrebbe dovuto sedersi su quella panchina. Se poi aggiungiamo l’esultanza di Lele Oriali ai gol napoletani ….. come dar loro torto.
GIOVEDÌ 23 OTTOBRE 2025

Chivu insolito barman

Ormai è diventato virale il termine usato da Paolo Condò ai microfoni Sky sullo shackeraggio che ha subito la formazione nerazzurra da parte del proprio allenatore. La stessa cosa succedeva nelle tombole natalizie alla presenza di parenti o vicini quando qualche numero si resisteva a venire estratto, i più impazienti sollecitavano chi teneva il tabellone a dare una bella rimescolata alla borsa. Questo ha fatto l’allenatore romeno, che pur non preoccupandosi dei primi mormorii e delle voci del popolo ha proseguito per la sua strada sposando i credo di Inzaghiana memoria. Le varianti al tema ci sono state, una maggiore verticalizzazione della manovra, un paio di interpreti ritrovati come Dimarco e Mkhitaryan oltre alla voglia di dimenticare il passato e ciò che è successo nella scorsa stagione. La costruzione del basso ridotta al minimo ed una maggiore solidità difensiva dando ragione a chi aveva puntato sullo svizzero Akanji per sostituire il francese Pavard ormai in rotta con tutti. Per ora il cocktail funziona, in Champions si è partiti con il piede giusto e riuscire a presentarsi con 12 punti prima delle quattro sfide finali vuol dire molto. Occhi puntati sulla partita del Maradona contro un Napoli che ha cambiato anche troppo a detta del suo guru ed un’Inter decisa a dimenticare il passato che ancora brucia, eccome.
DOMENICA 19 OTTOBRE 2025

Ma che bravo questo Bonny!

Ormai i numeri parlano chiaro, dopo solo due partite come titolare il francesino ex Parma ha gia messo a segno tre gol e tre assist risultando, anche per il suo aspetto fisico, la controfigura perfetta di Thuram. Ieri sera un suo lampo dopo soli 6′ di gioco ha permesso all’Inter di vincere per la quinta volta consecutiva all’Olimpico contro la Roma (11-2 il computo delle reti). In tutte le competizioni sono sei i successi di fila confermando la ripresa degli uomini di Chivu dopo i due scivoloni iniziuali di colore bianconero. La rete di Bonny è stata quella più veloce dell’Inter contro la Roma in serie A dal 2011, lui ha preso parte a sei gol del presente torneo. Il successo di ieri sera è inoltre l’ottantesimo dell’Inter contro la Roma in 185 confronti totali (54 pareggi e 51 sconfitte). Inoltre con il gol di ieri l’Inter tocca i 300 gol contro un’avversaria in Serie A, diventando la prima squadra a raggiungere tale traguardo.
VENERDÌ 17 OTTOBRE 2025

Oaktree lascia, arriva Brookfield

Tutto previsto, sono passate poco più di ventiquattro ore dall’annuncio del positivo di bilancio al 30 Giugno che la decisione non si è fatta attendere. Oaktree Capital Management, per intenderci quelli della quercia, passa la mano dopo sei anni di onorato servizio a favore del fondo canadese Brookfield che presto diventerà il principale azionista. Si tratta di un fondo con spiccati interessi nelle infrastrutture ma guarda un po’, una volta perfezionata la vendita ed il futuro rogito da parte del Comune di MIlano a
Favore dei due club meneghini, la torta si è fatta interessante e pronta per essere sfornata. Si parla di una valutazione di 1,2 miliardi anche se Oaktree proprio in virtù dei nuovi asset sia intenzionata a richiedere il raddoppio di tale cifra. Una volta terminato il nuovo stadio non pensiate che i canadesi siano intenzionati a rimanere, passeranno anche loro la mano ad un altro fondo e via via tutto di seguito. E poi ci veniva detto che Thohir l’indonesiano, come lo definisce viperetta Ferrero, fosse uno speculatore. Ma non facciamo ridere …

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