E’ successo quello che tutti si attendevano e che solo la dirigenza nerazzurra non si aspettava a tal punto che il prode Marotta manifestava nel dopo partita di Monaco la sua intenzione di voler ampliare di un anno il contratto del caro Simone. Nel frattempo e da tempo lui aveva già contattato un’agenzia immobliare saudita per sondare il terreno.
A detta di molti nel dopo partita l’ex allenatore interista avrebbe fatto bene a rassegnare le proprie dimissioni, almeno per decenza se non per rispetto verso il club che lo ha pagato nonché verso i tifosi che l’hanno sempre sostenuto. Questo non è successo e l’inspiegabile comportamento in campo dei giocatori nerazzurri fà pensare che loro sapessero.
Ma tant’è ormai la frittata è stata fatta, Inzaghi passati tre giorni e smaltita la sbornia ha preso il primo volo per Parigi per firmare il contratto che lo lega ai sauditi dell’Al-Hilal per due anni con opzione al terzo. Club nel quale militano, tanto per intenderci, facce note come: il portiere Bono, l’ex laziale Milinkovic-Savic, l’ex interista Cancelo, Koulibaly, Renan Lodi e Rúben Neves.
Troppo facile scagliarsi ora contro Simone ma chi di voi avrebbe rinunciato a 24 milioni netti moltiplicati per due stagioni per diventare l’allenatore attualmente più pagato al mondo? La filosofia araba è ben nota, porta a riconoscere ai professionisti della pedata ingaggi faraonici (Tutankamon ci perdoni) ma le maniche si restringono quando si deve riconoscere ai club di provenienza trattamenti simili. La vicenda non deve far riflettere più di tanto, il mondo va in questo senso ed ormai il soldo od i petrodollari che dir si voglia fanno la differenza sempre che poi fra un anno ci si ripensi e folgorati in un atto di conversione amorosa non si ritorni sui propri passi e si prenda la direzione della Continassa. A questo punto tutto è lecito.
Foto Giuliano Marchisciano