Quarto pareggio di fila tra Champions e campionato per la Juventus, raggiunta nel convulso finale nel bollente catino del Cerámica dall’ex Renato Veiga
Eppure stavolta i bianconeri non hanno demeritato, andando vicinissimi ad una vittoria che, tutto sommato, avrebbe rispecchiato quanto visto sul terreno di gioco, soprattutto nel secondo tempo, grazie all’ingresso in campo di Conceiçao (subentrato all’impalpabile Koopmeiners), che ha letteralmente cambiato i connotati ad una squadra, in balia per tutto il primo tempo dell’onda gialla.
Gli spagnoli hanno però avuto il torto di chiudere in vantaggio di una sola rete (Mikautadze), complici gli interventi prodigiosi di Perin, che a questo punto potrebbe soffiare il posto all’incerto Di Gregorio. Dopo una palla goal divorata da un disastroso David. Gatti (con una rovesciata da consumato bomber) e, appunto, il portoghese hanno ribaltato le sorti dell’incontro.
A quel punto sono riemersi i consueti limiti della Juventus, incapace di affondare definitivamente il sottomarino giallo, che appariva demoralizzato, ma che è riuscito in extremis ad acciuffare un pareggio insperato (Renato Veiga), che complica notevolmente l’obiettivo qualificazione agli uomini di Tudor, chiamati nel prossimo turno alla proibitiva trasferta del Santiago Bernabeu.
L’analisi che è possibile fare dopo aver visto sette gare della Juventus è che la squadra mostra carattere soltanto nel momento in cui tutto sembra perduto, ma incapace totalmente di gestire le situazioni di vantaggio.
Bisognerà lavorare sulla concentrazione (troppi i goal subiti su palle da fermo, come anche stasera nel finale) e sull’aspetto psicologico, perché, seppur con indubbi limiti, la rosa è oggettivamente di buona qualità, ma paga disattenzioni e ingenuità che, se in campionato, possono non costare caro, in campo internazionale, vengono sistematicamente punite.
7,5
Salva i suoi da un passivo pesante nel primo tempo. Incolpevole sui goal.
6
Prestazione diligente.
7
Finalmente gladiatorio ed autore di una splendida rovesciata.
6,5
Sta crescendo partita dopo partita.
sv
Sfortunato, deve lasciare il campo dopo un quarto d’ora. (Joao Mario 6: Discreto, ma mai particolarmente incisivo.)
6,5
Riportato nella posizione più congeniale (dopo un inizio sul versante destro) fa vedere le cose migliori. (Rugani 5,5: Entra nel finale per difendere sulle palle alte, ma il goal del 2-2 nasce da azione di corner.)
6
Paga la sofferenza del centrocampo nel primo tempo, meglio nella ripresa.
4
Un disastro senza fine. (Conceiçao 8: Entra nel secondo tempo, offre un assist al bacio per David, che spreca e segna un bellissimo goal in contropiede. Devastante.)
6
Buona la sua gara, va vicino al goal sia nel primo che nel secondo tempo.
5,5
Prova incolore stavolta per il campione turco, calato alla distanza nella ripresa. (Adzic sv: Nel finale di sofferenza non si vede praticamente mai.)
4,5
Pesa nella valutazione l’errore sottoporta del pareggio ad inizio ripresa. Pregevole l’azione con la quale coglie la traversa. (Vlahovic sv: Entra in tempo per assistere al pareggio di Veiga.)
7
Realizza un goal dopo uno splendido duetto con Pepé, ma cala nella ripresa.
5
Il glorioso trentaseienne Capitano è sempre un punto di riferimento, ma commette un errore grossolano che avvia l’azione del provvisorio 1-2.
6,5
Partita complicata, complice il clima infuocato, ma ben diretta.