Decisamente una situazione imbarazzante quella venutasi a creare nella Stanza Ovale del padrone di casa che ha ricevuto in udienza plenaria alcuni esponenti, non tutti, della compagine bianconera alla vigilia del loro esordio nella competizione mondiale.
Un Donald che passa con estrema disinvoltura dal golf al wrestling senza rendersene conto. Soprattutto quest’ultimo è stato per anni il suo vero sport (!!??) favorito avendo ospitato nei suoi vari alberghi combattimenti organizzati dalla UFC (Ultimate Fighting Championship), grazie all’amicizia di lunga data con Dana White, la Presidente. Come non ricordare Hulk Hogan al Madison Square Garden strappandosi la tuta ed inneggiando al Tycoon con il lemma “Make America Great Again”. Tornando all’incontro farsa dell’altro giorno l’accenno al discorso sul calcio femminile ha fatto sorridere ed alla sua domanda alla squadra se loro come uomini avrebbero accettato la presenza di donne in squadra, il nuovo DS Comolli non ha fatto altro che dire che una squadra femminile loro ce l’hanno. Risposta laconica e troppo diplomatica per Trump dalla cravatta canarino. Tudor osservava impietrito.
Tutto questo sotto la supervisione del gran cerimoniere Gianni Infantino, come al solito sorridente (come mai essendo lui interista ….) e che non perde tempo nel farsi immortalare ad ogni buona occasione con ex giocatori ai quali paga viaggi, spostamenti, soggiorni lasciando loro la sola incombenza delle mance (obbligatorie negli USA) ed i costi di lavanderia.
Oltre a lui presente l’Ing. Maurizio Scanavino, Amministratore Delegato della Juventus nonché la proprietà rappresentata, e chi se non lui, da John Elkann da sempre interessato a mantenere buoni rapporti oltre oceano (ma non di quello indiano parliamo). Chissà se poi in uno studiolo si è affrontata la questione dazi magari prendendo a prestito uno sgabello dalla parte dello schienale e sgranando un rosario nel doveroso faccia a faccia.
In tutto questo frastuono dove ognuno avrebbe potuto e voluto prendere la parola ci ha pensato Donald nell’organizzare un’improvvisata conferenza stampa parlando della guerra medio-orientale confermando il fatto che lui non avesse ancora preso una decisione se supportare militarmente il fedele alleato con la Stella di David.
Nessun giornalista se l’è sentita di chiedere qualcosa sul Mondiale per Club, l’occasione era troppo ghiotta per non intrattenersi nel parlare di una possibile guerra Mondiale quando invece come momento storico sia Elkann che Infantino si riferivano alla manifestazione pallonara. Insomma poche idee ma confuse con le figurine bianconere a fare da sfondo che probabilmente non credevano ai propri occhi ed orecchie, ma tant’è.
In definitiva, nulla a che vedere con la visita alla Casa Bianca della Juve nel 1983: in tale circostanza la squadra fu ricevuta dal vicepresidente George Bush senior, dal momento che Reagan non potè prendere parte alla cerimonia a causa di impegni istituzionali.
Quell’incontro era peraltro stato favorito dal rapporto personale di lunga data di Henry Kissinger con l’Avvocato Agnelli.
La Juve ha sconfitto per 5-0 l’Al-Ain che è quello che più conta, poi se gli aiuti umanitari non arrivano e vengono bombardate scuole ed ospedali poco importa. Avere l’atomica è questione per pochi eletti.