Sono passati ormai quasi 400 anni da quel 1630 data nella quale si edificò la struttura nella parte orientale di Milano e pare che alla stessa venga data nuova vita dalla FIGC per ospitare i reduci dalla campagna sui fiordi. I monatti hanno già espletato le loro funzioni ed hanno permesso il ricovero dei reprobi pallonari in attesa che Fra’ Claudio, detto l’aggiustatore, arrivi e verifichi di persona la situazione fornendo loro il necessario conforto morale. La quarantena sarà lunga e dolorosa anche se questa sera ci si potrà parzialmente riprendere con l’impegno di Reggio Emilia che vedrà comunque in panchina l’ex CT che ieri fra le lacrime ha abbandonato la conferenza stampa pre-partita. Ormai l’epidemia azzurra aveva lasciato troppi strascichi per continuare con questa situazione ed il cambio si è reso necessario per salvare la qualificazione al prossimo Mondiale. Il terribile annuncio avrebbe dovuto darlo il Dr. Gravina dopo la partita di stasera ma l’accurato check-up di ieri con il tecnico nonché approfonditi esami strumentali ne hanno consigliato l’anticipo. Per fortuna che per il momento non si è registrato un contagio massivo e virulento ma tutte le premesse ci sono per pensare ad un’eventualità del genere. I posti letto sono limitati e via via che passa il tempo in via Allegri cresceva la preoccupazione sperando che anche Don Rodrigo non si fosse ammalato e magari capendo anche se in fin di vita che “questo matrimonio non si doveva fare nè ieri nè mai”. Il Tramaglino di turno sicuramente lo avrebbe perdonato.
Foto: Giuliano Marchisciano
