Spagna – Francia 2-1
Spagna che batte senza storia una scialba Francia per 2-1 che le tenta tutte ma senza pungere. Yamine Yamal e Dani Olmo gli eroi della serata. La Roja giustamente in finale a Berlino.
Finalmente è giunta l’ora, spagnoli e francesi, La Roja contro Les Bleus uno contro l’altro armati. Palcoscenico: l’ex Allianz ora München Fussball Arena casa del Bayern. Formazioni confermate con l’assenza di Pedri per lesione e di Carvajal-Le Normand per squalifica. Al loro posto Dani Olmo che ha fin qui ben figurato e Jesús Navas-Nacho con il sivigliano l’anello debole della catena di destra, quella di sinistra della Francia, viste le sue 38 primavere. Dal lato francese appunto stessa formazione di sempre con l’unica novità di Kolo Muani al centro dell’attacco anziché lo spento Thuram, con ai lati le due frecce Dembelé a destra e Mbappé a sinistra.
La Spagna inizia con furore agonistico e la Francia rimane in attesa, colpo di testa di Rodri alto. Arriva però il primo gol su azione dei Bleus di Kolo Muani, cross pennellato di Mbappé e colpo di testa letale del centravanti. Arriva comunque il pareggio spagnolo con Lamine Yamal un tiro a giro che sorprende Maignan, sbatte sul palo e si infila. Subito dopo il secondo, autorete di Koundé su tiro di Dani Olmo a cui la Uefa assegna il gol. Questi uno-due fanno male. Francia che accusa il colpo ma non reagisce se non in modo emotivo e disordinato. Finisce così la prima parte.
Il secondo tempo vede la Francia giustamente in attacco ma senza creare opportunità. Tripla sostituzione del CT francese con Camavinga, Griezmann e Barcolá per cercare di offendere maggiormente. Ci provano sempre Dembelé da una parte e Mbappé dall’altra ma senza generare pericolo. Un tiro di Theo Hernández si perde alto. Entra Giroud per Dembelé dimostrando la disperazione di Deschamps. E’ comunque ancora il ragazzino Yamine Yamal a sfiorare il terzo, tiro alto. Ci si avvicina all’epilogo con Mbappé che ancora una volta non centra la porta. Sarà pur rapido però … Finisce così con gli iberici in tripudio e galletti all’ultimo chicchiricchì.
