Alla fine fa festa solo il Torino. Anche Spalletti, dopo l’illusoria vittoria di Cremona, inanella due pareggi casalinghi tra Coppa e Campionato.
Eppure la Juve vista contro un coriaceo Torino (oggi diretto da Colucci, con Baroni squalificato) non disputa una brutta partita, anche perché le mosse tattiche di Spalletti restituiscono ai bianconeri un Koopmeiners finalmente all’altezza della sua fama. L’olandese non sbaglia un pallone, è preciso sia in fase difensiva, che nell’impostazione.
Ne viene fuori un primo tempo nel quale i padroni di casa esercitano un dominio territoriale, tuttavia sterile e improduttivo, anche perché la difesa del Torino è veramente insuperabile.
Anzi, è proprio il Toro a creare una potenziale occasione da rete con Ngonge (positiva la sua prova) che imbecca alla perfezione Simeone, ma il Cholito fallisce il primo controllo e consente a Di Gregorio una tempestiva chiusura in uscita
Brivido per il pubblico dell’Allianz ad inizio ripresa quando Simeone (sempre lui) infila Di Gregorio, ma la rete viene annullata per un evidente fuorigioco.
I granata, vista la scarsa vena realizzativa degli avversari, capiscono che possono provare a vincere la partita e ci vanno vicinissimi con Che Adams, che deve fare i conti con l’estremo difensore juventino, stasera decisamente in vena e autore di un intervento a dir poco prodigioso.
La Juve mostra i primi segni di cedimento, ma i cambi sembrano rivitalizzarla: l’ingresso in campo di Zhegrova garantisce quell’imprevedibilità che mancava a Madama e rende il finale avvincente.
Paleari (che oggi sostituiva Israel) è semplicemente strepitoso sulla frustata di testa di McKennie sul traversone invitante proprio di Zhegrova.
Nel finale la Juve ci prova più per inerzia che per reale convinzione e così i cinque minuti di recupero concessi da Zufferli (impeccabile) scorrono senza particolari sussulti.
La Juve perde così l’ennesima occasione di riavvicinarsi alla vetta e inanella l’ennesimo pareggio casalingo, rimanendo impantanata in classifica, con il concreto rischio che la vetta diventi già un miraggio a fine novembre.
7
Strepitoso su Che Adams, sicuro in tutti i suoi interventi
6
Preciso negli interventi
6,5
Molto diligente fino a quando è rimasto in campo (GATTI 5: Meno sicuro di Rugani.)
7,5
Il migliore in campo. La nuova posizione “inventata” da Spalletti sembra giovargli.
6
Meno incisivo del solito
6,5
Faticatore instancabile, svaria per tutto il centrocampo
6
Meno appariscente del solito (ADZIC s.v. )
6
Rispetto all’inizio del campionato sembra registrare un calo
6
Combattente, come di consueto, ma meno preciso del solito e ben controllato (DAVID 5: Niente da fare, prova alcune sponde, ma non ne azzecca una)
6
Primo tempo decisamente insufficiente, si accende a sprazzi nella ripresa. (OPENDA 5: Stesso discorso fatto per David. Nulla di buono)
6,5
Percorso inverso rispetto a Yildiz. Ottimo primo tempo, cala alla distanza e Spalletti lo sostituisce con Zhegrova (ZHEGROVA 7: Entra benissimo in campo, salta sistematicamente il diretto avversario e offre un assist a McKennie, ma Paleari si supera)
7,5
Una vera e propria diga. Insuperabile. Condivide il premio del migliore in campo anche con Ismajili, Coco e Lazaro, che hanno fornito una prova maiuscola
5,5
Entra tardi, ma non incide
6,5
Dirige la gara con estrema precisione, aiutato dalla correttezza delle contendenti



