Con due reti di pregevole fattura messe a segno nel primo tempo la Juventus sembrava aver liquidato con una certa facilità la pratica Lecce. I salentini, tuttavia, hanno avuto il merito di restare sempre in partita e nel finale hanno accorciato le distanze, sfiorando anche il clamoroso pareggio.
I piani di Giampaolo sono saltati ben presto per il sollecito vantaggio messo a segno da Koopmeiners, ben servito da Vlahovic. Il serbo, battagliero, ma impreciso sotto porta entra anche nell’azione del raddoppio di Yildiz con un assist che il talentuoso numero dieci sfrutta al meglio, non lasciando scampo a Falcone.
Nella ripresa gli uomini di Tudor sembrano in grado di gestire agevolmente la gara, anche perché la girandola di cambi non sembra spostare gli equilibri e il ritmo di gara cala vistosamente. Tuttavia, il Lecce, mai domo e già resosi pericoloso nel primo tempo con una doppia occasione di Krstovic (palo e bell’intervento di Di Gregorio), mette alla frusta negli ultimi minuti una Juve, prima distratta, poi impaurita. Baschirotto accorcia con un bellissimo colpo di testa, sul quale nulla può Di Gregorio (poco prima prodigioso su Rebic) e poi sfiora il pareggio.
Lascia qualche perplessità la direzione di gara di Zufferli, reo di non aver fischiato un chiaro “body check” di Kelly che va ad interrompere una bella percussione di N’Dri, privando gli uomini di Giampaolo di una pericolosa punizione dal limite dell’area negli istanti finali della gara.
Il triplice fischio finale viene salutato con sollievo dall’Allianz Stadium: la Juventus, almeno per questa giornata, rientra in zona Champions (complice lo scontro diretto di domani tra Atalanta e Bologna).
Ottime le prove di Yildiz, Di Gregorio, Kalulu e Thuram (errore finale a parte) per i bianconeri, mentre nei salentini si mettono in luce Krstovic, Baschirotto e un vivacissimo N’Dri.
Foto: Giuliano Marchisciano
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