Lo Sporting non è la Cremonese e la Juve strappa un pareggio che rischia di compromettere la qualificazione persino ai playoff.
Ai bianconeri non ha fatto difetto l’impegno, si sono viste anche discrete occasioni da goal, sventate dall’ottimo Rui Silva, ma è l’approccio alla gara che è preoccupante.
I padroni di casa entrano in campo sempre molto timorosi, con un complesso di inferiorità nei confronti di una squadra che fa del possesso di palla e delle improvvise verticalizzazioni il suo punto di forza.
La Juventus rischia il tracollo nel primo quarto d’ora, nel quale i lusitani segnano con Araujo al termine di un’azione da manuale e sfiorano il raddoppio con una traversa clamorosa di Trincao.
Scampato il pericolo Vlahovic suona la carica, arringa un pubblico già rassegnato e dopo aver costretto l’estremo avversario a due interventi molto difficili, riesce a pareggiare, concludendo da vero centravanti una bella discesa sulla sinistra di Thuram.
Il pareggio rivitalizza i padroni di casa, che poco dopo vanno vicini al raddoppio con Conceicao, ma sarebbe stato onestamente troppo per quanto visto in campo.
Nella ripresa la partita si addormenta, complice anche il fatto che è umanamente impossibile mantenere per entrambe le squadre l’intensità del primo tempo.
La Juve ci prova, ma la sensazione è che lo Sporting sia una squadra più organizzata e pronta a colpire: gli ospiti, tuttavia, non credono fino in fondo nel colpaccio e nel finale gli uomini di Spalletti danno segni di vita.
Da rimarcare, oltre alla prestazione già segnalata di Vlahovic, l’ottima prova di Kalulu, un vero guerriero che in più d’un occasione ha fermato sul nascere potenziali pericoli per la porta di Di Gregorio.
Nel complesso una prova d’orgoglio che fa ben sperare per il campionato, dove il livello delle avversarie è decisamente più abbordabile rispetto alla Champions, ma per fare bene in Europa ci vuole ben altro e obiettivamente questa Juventus non è all’altezza delle sue rivali.
5,5
Incolpevole sul goal, impreciso con i piedi
7
Maestosa prova sia in fase difensiva che di costruzione
5,5
Non la sua migliore prova. Spesso impreciso
6,5
Finalmente una prova convincente. Qualche sbavatura nel finale
6
Si applica con grande diligenza, manca solo lo spunto vincente
6
Buona prova dello statunitense
6,5
Il migliore a centrocampo, sbaglia pochissimo. (MIRETTI 6: Buona personalità, si fa sentire nel finale)
6
Corre come al solito, ma in fase conclusiva è assolutamente insufficiente (KOSTIC 6: Entra bene in campo, ma i cross sono il suo punto debole)
7,5
Il vero trascinatore della squadra. Si prende la squadra sulle spalle salvandola dal baratro (ADZIC sv)
6
Si accende ad intermittenza, ma si vede che è molto stanco (DAVID 5: Niente da fare, il canadese deve recuperare l’autostima. Ha una buona occasione nel finale)
6,5
Si muove bene ed è sempre pericoloso. Va vicinissimo al vantaggio nel finale del primo tempo (ZHEGROVA 7: Entra benissimo in partita, riesce sempre a creare la superiorità numerica con i suoi dribbling ubriacanti)
7
Il vero faro della squadra
5
Stavolta il suo talento non brilla
5
Atteggiamento irritante. Ammonisce solo per proteste, non fischia falli evidenti. Metro arbitrale coerente, ma molte sbavature.



