Il tanto atteso ultimo giorno di calciomercato è arrivato e la Juve chiude ben tre operazioni di mercato (Openda e Zhegrova in entrata, Nico Gonzalez in uscita).
I titoloni a nove colonne li lasciamo ai siti dei quotidiani sportivi più importanti, perché la vera domanda, che nessuno osa porsi è: saranno acquisti funzionali e utili o si tratta solo del c.d. “tanto pe’ comprà” (riadattando il titolo di una famosa canzone dell’indimenticabile Nino Manfredi)?
Va subito sgombrato il campo dall’ipotesi che Comolli sia stato così bravo da bluffare per tutti questi giorni: la Juve voleva fortissimamente Kolo Muani (e solo lui), che, a dire di molti, si sarebbe sposato benissimo con il gioco di Tudor.
Giocatore potente fisicamente, ma in grado di ricoprire tutti i ruoli sul fronte d’attacco (punta centrale, esterno destro, esterno sinistro).
Openda non ha nulla a che vedere con Kolo: giocatore brevilineo, veloce, molto abile nel gioco di rimessa, non può giocare spalle alla porta, ma deve essere servito in profondità.
Sarà capace Koopmeiners, almeno in parte, di ripetere le prodezze di Bergamo, dopo una stagione a dir poco deludente?
Ipotizzare le coppie d’attacco per ora è un rebus, bisognerebbe sfruttare gli allenamenti, ma in realtà il tempo a disposizione è quasi nullo. Dopo la sosta per le Nazionali comincerà un tour de force e la migliore condizione la si dovrà trovare durante le partite.
Zhegrova è un abilissimo esterno destro d’attacco, ma è da valutare la sua coesistenza con Conceicao, a meno che quest’ultimo venga riadattato al ruolo di trequartista, dietro le punte.
Come al solito spetterà a Tudor trovare l’amalgama del gruppo e le alchimie giuste per rendere funzionali acquisti fatti (almeno apparentemente) senza una logica.
Ottima notizia, invece, è la cessione di Nico Gonzalez, che è sempre sembrato un corpo estraneo, sia sotto la gestione Motta che sotto quella di Tudor.