L‘Inter non si smentisce anche stasera non chiudendo una partita dominata e ringrazia il VAR se il Venezia non raccoglie un punto. Vittoria importante, ma che deve ancora far riflettere.
Partita interessante quella del Giuseppe Meazza fra un Inter che non può lasciarsi sfuggire l’occasione di accorciare sul Napoli capolista e Venezia alla disperata ricerca di punti dopo la bella vittoria nel turno infrasettimanale. Nerazzurri e arancioneroverdi con due disposizioni tattiche simili, il 3-5-2. Per gli uomini di Inzaghi un ritrovato Pavard come laterale di destra, Zielinski a centrocampo ed in attacco i soliti due Lautaro-Thuram. Asllani neppure in panchina e Dimarco sempre presente con Dumfries l’altro quinto. Si pensava a qualche rotazione in più in previsione dei prossimi impegni. Venezia molto muscolare con Di Francesco che ruota i propri uomini e qualche cambio a centrocampo, Nicolussi Caviglia affiancato da Andersen e l’esordio assoluto dello sloveno Crnigoj mentre in attacco il duo Oristanio-Pohjanpalo. Stankovic ed Oristanio in campo, Duncan in panca gli ex.
Il primo tempo vede un Venezia impegnato per lo più a difendersi con l’Inter che non trova lo spunto vincente pur creando varie occasioni con Lautaro, Mkhitaryian, Barella e Thuram con Stankovic sempre attento. La beffa invece potrebbe arrivare quasi alla fine con un Sommer che si supera rintuzzando una conclusione non felice di Oristanio che calcia male da pochi passi e permette al portiere interista di sventare in tuffo.
La seconda parte, inizia con molte occasioni da una parte e dall’altra con un Venezia che sembra trasformato dai cambi e dimostra di crederci assumendo un atteggiamento più propositivo. L’Inter comunque crea molte occasioni come è solita fare, un bel gol di Mkhitaryan viene annullato per fuori gioco di Dimarco mentre un’altra pennellata dell’esterno di sinistra permette a Lautaro di testa di siglare il vantaggio. Non è serata per Thuram che sbaglia l’indicibile, Stankovic protagonista di vari interventi. Il VAR alla fine salva la Beneamata su un tentato colpo di testa, ma di mano di Sverko che trafigge Sommer incolpevolmente non uscito. Ancora una volta uno pseudo gol nel finale che denota una poca attenzione da parte della squadra che già ha perso troppi punti in questo modo.
Un Venezia al quale un punto in più od in meno non fa differenza ma che ha dimostrato di esserci e di crederci.
Foto Giuliano Marchisciano