Terza sconfitta di fila della Beneamata senza gol all’attivo, Soulé la condanna con il suo gol iniziale al quale i nerazzurri non sono stati capaci di rispondere con una prestazione che la sola volontà non può assolutamente giustificare. Senza tirare in porta non si va lontano.
Partita da dentro o fuori per un’Inter reduce dalle due sberle di Bologna e Milan e con la necessità di non fare più passi falsi visto che ormai il Napoli l’ha raggiunta. Ancora fuori Thuram (Arnautovic al suo posto) oltre agli squalificati Bastoni e Mkhitaryan sostituiti rispettivamente da Carlos Augusto e Frattesi. Giallorossi disposti a specchio con Shomurodov e Dovbyk in attacco e Soulé quinto di centrocampo sulla destra ma con il compito di limitare le avanzate di Dimarco. Centrocampo bloccato con i tre titolarissimi Koné, Pellegrini e Cristante con Angelino sulla fascia. Mancini al centro delle difesa.
Inizia l’incontro con un fatto negativo per parte, ammonizione di Mancini dopo due minuti ed infortunio di Pavard dopo dieci. La Roma passa in vantaggio con un imprendibile Soulé su carambolo in area grazie ad un tiro di Pellegrini lasciato colpevolmente libero di calciare. Difesa interista come al solito rivedibile. I giallorossi vanno vicino in ben due occasioni al raddoppio e nerazzurri che dimostrano tutta la loro preoccupazione mentale delle ultime uscite. Nessuna occasione interista, sterile possesso palla, nè tantomeno nessuna parata degna di questo nome da parte di Svilar. Inzaghi obbligato a correre ai ripari.
Il secondo tempo vede i nerazzurri all’arrembaggio però senza creare occasioni da gol con un Svilar impegnato … si fa per dire in soli salvataggi aerei. Anzi è la Roma ad andare vicina al raddoppio con alcune ripartenze con Pellegrini, Dovbyk e Pisilli che vedono la retroguardia interista sguarnita. Lautaro volenteroso ma impreciso, Frattesi non pervenuto, Dumfries forse l’unico a cercare di impensierire la difesa capitolina. Per il resto troppo poco per ambire a mantenere la prima posizione in classifica. Ora i tifosi nerazzurri che si stringono attorno alla loro squadra sperano nel Toro.
Foto: Giuliano Marchisciano
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