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lunedì, Agosto 18, 2025
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Inter-Paris 0-5: impotenza in Baviera, Luis Enrique ed i suoi giustamente vincitori

Dimostrazione di impotenza come mai si è vista in una finale europea, protagonista la Beneamata non scesa in campo o se lo ha fatto, nessuno ahimé se ne è accorto, attanagliata dalla paura e dall’incapacità di fronteggiare il prevedibile gioco del Paris. Due gol nel primo tempo con Hakimi e Douè, e tre nel secondo, replica Doué e Kvara sentenziano l’incontro. Gloria anche al giovane Mayulu.

Luis Enrique – Foto Giuliano Marchisciano

La finale è sempre una finale ed una delle due uscirà triste dalla Fussball Arena mentre l’altra gioirà. Nelle ultime due uscite quella del 2023 per l’Inter e quella del 2020 per il Paris hanno pianto entrambe per cui la voglia di riscatto è grande. Nerazzurri, stasera con la scaramantica terza maglia gialla, che si presentano con tutti i loro effettivi abili ed arruolati. I blues con fascia rossa hanno ancora un dubbio dell’ultima ora, Doué o Dembelé, dubbio sciolto a vantaggio …. di tutti e due, in panchina Barcola. Solito e consolidato 3-5-2 per gli uomini di Inzaghi ed un 4-3-3 per quelli di Luis Enrique che avranno la difesa molto alta oltre che la solita e snervante proprietà di palleggio.

Il primo tempo è uno tsunami per la squadra interista con un Paris che non fa vedere la palla agli uomini di Inzaghi, la fortuna permette loro di chiudere la prima frazione con solo due gol a sfavore. Nei primi venti minuti due tiri centrali sventati da Sommer e due gol. Il primo su una azione da manuale resoterra fra Vitinha, Doué che smarca tutto solo davanti alla porta sguarnita l’ex Hakimi. Appoggio in rete senza esultare. Il secondo è opera dello stesso Doué anche se il suo tiro viene deviato dallo stinco di Dimarco che ancora una volta difende con le mani dietro la schiena. L’Inter non pervenuta fa registrare solo due colpi di testa di Acerbi e Thuram che comunque sono troppo poco per recriminare. Di Dembelé e Kvara, quest’ultima addirittura di testa, le altre due occasioni finali. C’e ancora la seconda parte e questo fa paura.

Il secondo tempo inizia come era finito il primo, Inzaghi opera le scontate sostituzioni ma la musica non cambia, Addirittura l’appena entrato Bisseck si lesiona e gli subentra Darmian. Dimarco fuori causa una sua pessima prestazione anche se a dire il vero nessuno di quelli in maglia gialla si salva. Allenatore compreso. Arriva la sentenza definitiva con il terzo gol, il secondo di Doué che in contropiede infila il suo tiro a fil di palo. Sommer immobile. Sarebbe meglio far durare la partita 70 minuti poiché anche Barcola appena entrato al posto dell’ammonito Doué scaglia un fendente appena sopra la traversa. Come non detto l’arbitro non interrompe l’incontro per manifesta inferiorità e Kvara segna il quarto addirittura di sinistro dopo una perentoria discesa. Fatela finire e fatela finita è il grido che si leva dagli spalti! Arriva anche il quinto con Mayulu imbeccato da Barcola, una legnata che sfiora il palo ed entra. Finisce senza recupero e meno male.

Foto Carlo Bianchi

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