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sabato, Giugno 21, 2025
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Inter e Napoli è lotta continua

Tralasciando volontariamente i fatti antecedenti al 162º derby capitolino, ovvero “la battaglia di Ponte Milvio” dove beceri gruppi di pseudo tifosi biancocelesti e giallorossi, prendendo il posto delle ben più gloriose legioni di Costantino e Massenzio, si davano vile battaglia, la partita di maggior richiamo storico della trentunesima giornata, riportata in orario serale, ci restituiva un pareggio che, se pur non lasciando vittime per strada, potrebbe pesare pesantemente nella rincorsa al posto europeo di entrambe le squadre per l’annata a venire. La partita ha vissuto per molti versi di un equilibrio alterno ma con una supremazia laziale in quanto a occasioni create tutte o quasi neutralizzate dal sempre più sorprendente e decisivo portiere giallorosso Svilar.  Sono bastati un gran colpo di testa di Romagnoli e una meravigliosa conclusione di Soulè a determinare  il pareggio numero 62 nella stracittadina considerando il campionato a girone unico.

Anche, e forse ancor più del derby in ambito economie di classifica, l’importanza dello scontro diretto tra Atalanta e Bologna serie pretendenti ad una poltrona Champions e scavalcate la sera prima da una Juventus fatta concretezza assoluta. La vittoria arrideva ai padroni di casa reduci da ben tre sconfitte consecutive che l’avevano estromessa dalla lotta per il titolo. Questa volta il Bologna, pur detenendo il pallino del possesso palla, non è riuscita a ripetere la brillante prestazione del secondo tempo contro il Napoli e così ha dovuto cedere alle reti di Retegui, che consolida la sua leadership in classifica cannonieri, e di Pasalic su assist sempre di Retegui. Dalla sua il Bologna ha iscritto in taccuino un palo e alcune belle parate di Carnesecchi. L’Atalanta si riprende così la terza piazza riscavalcando la Juve mentre per il Bologna, che domenica di Pasqua affronterà l’Inter, si tratta di una brutta battuta d’arresto.

Dicevamo della Juventus nella sua nuova versione Tudor. Primo tempo assolutamente dominato dopo un pericolo iniziale con legno colpito da Kristovic. Innumerevoli le conclusioni verso la porta salentina ma che solo in due casi si concretizzavano grazie al redivivo Koopmeiners e al ritrovato Yildiz. Nella ripresa tattica più votata al pragmatismo e dieci minuti finali al cardiopalmo, specie dopo la rete di Baschirotto. Alla fine la luce comincia davvero ad intravedersi in fondo a quel tunnel con direzione Champions League.

Probabilmente impossibile agganciare il treno Champions ma un posto in Europa ancora possibile per il Milan che finalmente ha sfoderato una prestazione consona al suo blasone, mettendo sotto su campo avverso l’Udinese. Il risultato finale di 4 a 0 per i rossoneri non ammette nessuna discussione con Leao e Theo tornati finalmente ad essere i condottieri che quest’anno spesso abbiamo visto schierati in retroguardia. Momenti di paura per un incidente occorso a Maignan ma grazie a Dio si è trattato soltanto di un leggero trauma cranico. Per i friulani appello la prossima settimana in casa del Torino.

Per chiudere la discussione zona Europa dobbiamo parlare di Fiorentina-Parma e viola che mancano una ghiotta opportunità per poter rientrare nella zona caldissima. Hanno trovato di fronte un Parma capace di conquistare il quinto pareggio consecutivo di cui l’ultimo recuperando due reti alla capolista. Risultato giusto in virtù di due tempi che hanno visto i ducali primeggiare nel primo e i viola nel secondo.

Nelle zone di bassa classifica ecco l’ottimo Como venirne fuori definitivamente riuscendo ad avere la meglio, in riva al lago, di un Torino che a dire il vero il pari lo aveva raggiunto a tempo scaduto ma che si è vista annullare per un doppio tocco dello stesso calciatore su angolo, fatto questo assai raro nei campi di calcio professionistico.

Chi continua a sperare nel miracolo è il Venezia che, nello scontro con l’ormai spacciato Monza, spacciato sì ma non rinunciatario, riusciva a portare a casa una vittoria di importanza fondamentale e che così vede a soli due punti la piazza miracolata occupata al momento dal Lecce. Al successo ha contribuito la prima marcatura in assoluto di Daniel Fila che si è permesso il lusso di aggiungere anche la sua prima espulsione in assoluto.

Punto d’oro anche per il Verona in casa contro il Genoa. Partita che poco o nulla ha detto a conferma dello 0 a 0 finale se non qualche occasione in più da parte scaligera. Il Genoa da parte sua rosicchia un punticino a Torino e Udine nella lotta per la decima piazza.

Abbiamo lasciato per ultima la lotta scudetto visto anche il posizionamento al lunedì della partita del Napoli (seconda volta consecutiva ndr). L’Inter era chiamata, dopo l’impresa di Monaco, a cancellare il mezzo passo falso compiuto a Parma dove ha sperperato il doppio vantaggio. La missione è riuscita quasi perfettamente grazie a un primo tempo sontuoso e alle prodezze di un Arnautovic in veste di campione con una rete di potenza e assist a Lautaro delizioso. Ma quando ad inizio ripresa, causa ciondolamento collettivo, Piccoli dimezzava il passivo per il Cagliari, ecco i fantasmi delle rimonte impossibili subite tornavano a terrorizzare il tifo nerazzurro. Ci pensava un sontuoso Bisseck a mettere le cose a posto e sperare in qualche miracolo di San Gennaro…ma al contrario.

Ma proprio San Gennaro non abbandonava i suoi proprio in questo momento e restituiva agli azzurri una coppia Lukaku-McTominay in versione paradisiaca. Napoli-Empoli risultava così un ostacolo inesistente per gli uomini di Conte restando così incollato a sole tre lunghezze dalla capolista. È proprio lotta continua, è per l’Empoli lo spettro della B sempre più vicino.

Alla prossima

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