Affaccendati a scrutare “il cielo di Irlanda” per dirla alla Fiorella Mannoia per i nostri sogni Mundial, ci rituffiamo dritti sul campionato che lunedì prossimo spegnerà la sua dodicesima candelina. E quale miglior partita poteva fare da festeggiata se non il derby della Madunina? Inter e Milan si affronteranno per la sfida numero 183 con un bilancio che pende a favore dei nerazzurri che in “casa” propria vantano uno score di 35 vittorie a 26 e 30 pareggi, mentre quello totale parla di 70 vittorie a 55 e 57 pareggi. Tornando agli incontri con l’Inter ospitante, il dato che risalta di più agli occhi degli amanti delle scommesse è la netta predominanza del gol rispetto al no-gol (53 a 38), mentre per gli amanti dei ritardi ne segnaliamo tre: il primo è il 3 a 0 che ritarda dal 1 novembre del 1953; l’1 a 1, che è poi quello più frequente con 13 eventi, che manca dal 24 febbraio del 2013 ed infine lo 0 a 2 che non si verifica dal 18 marzo del 1973.
Altra partita calda per tradizione è Fiorentina-Juventus. Certo, le squadre ci arrivano non certo nel loro miglior momento storico, con i viola addirittura freschi di cambio del timone che passa da Pioli a Vanoli. Le statistiche parlano di una leggera supremazia casalinga, 29 a 24 il computo delle vittorie, mentre è il pari con 33 eventi a farla da padrone. Rispetto al derby di cui sopra, go e no-gol sono molto più vicini nel verificarsi (46 a 40), mentre salta subito agli occhi il ritardo di un risultato classico quale l’1 a 0 che manca dal 13 dicembre del 1998.
Completa il podio delle partite clou della giornata Napoli-Atalanta e qui il divario statistico dovrebbe creare lo sconforto al nuovo tecnico degli orobici, il “napoletano” Palladino, perché sono 35 le vittorie dei padroni di casa rispetto alle 9 degli ospiti. In questo evento si ribalta il dato tra gol e no-gol con netta prevalenza di quest’ultimo, 33 a 21. Se volete giocare qualcosina sui ritardi, anche qui mettete un paio di euro sul risultato di 1 a 0 che manca dal 28 marzo del 1993 oppure sullo 0 a 1 assente dal 28 settembre del 1997.
L’altra capolista Roma va a Cremona dove vanta ottima tradizione con un parziale successo di 5 a 2, e sapete qual è il ritardo maggiore? Beh proprio il risultato di 1 a 0 datato 9 marzo 1930!
Nel “derby di maglia” tra Cagliari e Genoa prevalenza abbastanza netta per gli isolani che conducono 14 a 6 in quanto a vittorie, anche se il risultato che manca da più tempo è lo 0 a 0 che addirittura si è verificato una sola volta nel lontano 23 gennaio 1994.
Poca fortuna per il Lecce in casa Lazio, 2 sole le vittorie contro le 11 dei capitolini e i 5 pareggi e sapete che c’è un risultato classico che non si è mai verificato? Volete sapere quale? il 2 a 1.
Udinese-Bologna vanta un corposo score con i suoi 40 precedenti così suddivisi: 16 vittorie per l’Udinese, 15 pareggi e 9 vittorie rossoblu. Grande squilibrio tra l’under 2,5 e l’over con 27 evenienze per il primo e 13 per il secondo. Se siete a caccia di ritardi date un’occhiata al 2 a 2 che manca dal 29 settembre del 1996.
Torino-Como parla il dialetto piemontese, 8 a 1 le vittorie a favore della squadra granata, anche se mai si è verificato il risultato di 2 a 0.
Anche Verona-Parma vede la netta supremazia dei padroni di casa anche se in forma meno netta con un parziale di 7 a 2 ed un solo pareggio che è poi l’ultimo evento con un classico 0 a 0 fresco di otto mesi circa.
Per Sassuolo-Pisa diamo libero spazio alla vostra fantasia in quanto si tratta di una new entry nella storia del nostro massimo campionato.



