Serata di quelle da ricordare al Meazza con un’Inter che conquista il diritto di giocarsi la semifinale con il Barcellona. Un pareggio che sa a vittoria con Kane, Lautaro, Pavard, Dier come marcatori. Bayern che perde l’occasione di giocare la finale nel suo stadio. Inter ora attesa in terra catalana e non sarà di certo una passeggiata di salute.
Partita da dentro o fuori quella di stasera con un Bayern deciso a vendere cara la pelle e riscattare la sconfitta casalinga dell’andata. Inter che schiera la formazione quasi tipo (mancherebbe solo Dumfries, al suo posto l’inossidabile Darmian). In difesa rientrano Pavard ed Acerbi e quinto di sinistra Dimarco. Sulla sponda tedesca Müller dal primo minuto anziché Guerreiro e solita disposizione tattica con il 4-2-3-1 che dovrebbe essere molto offensivo prediligendo il gioco sulle fasce..
Un primo tempo di grande sofferenza interista dominato dai tedeschi che pressano fin dall’inizio e creano alcune occasioni anche se nessuna veramente importante se si accettua il provvidenziale salvataggio di Bastoni su Olise. La migliore capita invece alla banda di Inzaghi su schizzata di pieda di Acerbi che Thuram da zero passi non riesce a ribattere a rete. Una fucilata di Calhanoglu da fuori non prende il giro giusto ed esce ad un metro della porta di Urbig. Il muro nerrazzurro ha retto finora ma fino a quando?
Il secondo tempo infatti inizia con i botti. Ci pensa subito Kane lasciato colpevolmente calciare da Dimarco ed il cui tiro si infila alle spalle di Sommer. Pareggio nerazzurro su calcio d’angolo con Lautaro che ribatte in rete una sua sporca conclusione e subito dopo sempre su calcio d’angolo l’ex Pavard scaglia di testa un missile sul quale il portiere tedesco nulla può. L’Inter trova il coraggio necessario per rintuzzare gli attacchi bavaresi che si concretizzano con un colpo di testa di Dier che in versione pallonetto si infila nella porta interista. Qui la difesa non è esente da colpe. L’ultimo quarto d’ora è frenetico e da suspense, il Bayern continua ad attaccare ma non riesce a segnare quel gol che li porterebbe ai supplementari.
Foto: Giuliano Marchisciano