Cambio della guardia dopo nove anni, Gasp che lascia la Dea ma nerazzurri che sono corsi subito ai ripari, lo sapevano da tempo, ingaggiando Ivan Juric, tecnico croata con il suo fido Paro e con una voglia matta di rivalsa dopo i due flop della stagione passata con Roma e Southampton. Juric che come allievo di Gasperini dovrebbe ripercorrerne le orme senza stravolgere l’assetto tattico della squadra. Interessante sarà verificare il modulo prescelto visto la gran quantità di opzioni in gioco.
Dea che è alle prese con la conferma dei suoi pezzi migliori, il solo Lookman potrebbe lasciare ma solo per far cassa, e con il ritorno dei due grandi assenti Scamacca e Scalvini la rosa si sente rinforzata.
Fiducia a Maldini che ha dato fin qui buoni segnali oltre alle conferme di Bellanova, Samardzic, Ederson. Brescianini, Pasalic nonchè tutta la difesa titolare che solo a scorrerne i nomi fa ben pensare.
Proprio in questi reparto importante è stato l’arrivo dell’ivoriano Kossounou per 20 milioni dal Leverkusen mentre si fa sempre più probabile l’ingaggio del ghanese Soulemana sempre che il Southampton abbassi le proprie pretese e si accontenti di 17/18 milioni. Piccoli gioiello smarrito potrebbe interessare a Roma e Fiorentina sempre che il Cagliari non ne valuti il riscatto.
A centrocampo obiettivo il belga Sadiki appetito anche da Bayern ed Eintracht. Compito non certo agevole quello che aspetta Ivan il croato anche perché non sono pochi i dubbi che aleggiano sulla sua scelta, non vantando di certo una grande esperienza internazionale ma assicurando comunque grande carattere ed applicazione.
La nuova Champions League è cosa seria e soprattutto economica. La sola partecipazione iniziale porterà alle casse orobiche poco meno di 19 milioni mentre saranno poco più di due quelli che premieranno ogni vittoria (700.000 per il pareggio). In aggiunta dipendendo dalla classifica finale delle 36 squadre ci sarà un moltiplicatore dell’importo di 275.000 Euro a scalare fino all’ultimo classificato, chi arriverà primo lo moltiplicherà per 36. Non male.
L’ultima annotazione riguarda il cambio di Girone dell’Atalanta U23, causa la retrocessione del Brescia che andrà sicuramente ad occupare il girone A della Lega Pro.
Foto: Giuliano Marchisciano