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domenica, Dicembre 7, 2025
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Il viaggio nel tempo di Napoli-Juventus

DOMENICA 7 DICEMBRE 2025

Il viaggio nel tempo di Napoli-Juventus

Napoli-Juventus, sessantasei anni e un giorno dopo: c’era la Vecchia Signora a ‘Città nuova’ il 6 dicembre 1959, nella prima partita disputata nell’attuale stadio Maradona. Di seguito alcune statistiche storiche delle sfide tra azzurri e bianconeri disputate nel capoluogo campano:

-3 maggio 1931: esordio nel campionato italiano e con la Juventus di Eugenio Castellucci;

-2 ottobre 1932: debutto in Serie A e con la Vecchia Signora di Felice Borel: nel Napoli disputerà una partita e del ‘Ciuccio’ fu anche allenatore;

-27 settembre 1936: esordio nel massimo campionato e con gli azzurri di Carlo Biagi, prima rete in bianconero di Cinzio Scagliotti;

-13 febbraio 1938: debutto in serie A e con la Juventus di Enrico Santià;

-19 febbraio 1939: unica rete in maglia partenopea di Achille Piccini;

-27 ottobre 1940: unico gol con il Napoli di Umberto Busani;

-7 giugno 1942: ultima gara in Serie A e con la Juventus di Mario Varglien (quattordici stagioni in maglia bianconera);

-4 dicembre 1955: debutto in A e con la Vecchia Signora di Giuseppe Vavassori, prima rete nel campionato italiano e con la Juventus di Leonardo Colella;

-21 maggio 1961: ultimo gol di Giampiero Boniperti;

-20 novembre 1966: esordio in serie A -ma non con il club azzurro- di Mario Zurlini (diverse stagioni con la casacca partenopea);

-31 marzo 1968: ultima rete con la Juventus di Virginio De Paoli e Cinesinho;

-19 marzo 1972: debutto nel massimo campionato e con il Napoli di Marcello Trevisan;

-19 novembre 1972: esordio in serie A e con il ‘Ciuccio’ di Bruno Ranieri;

-2 marzo 1980: ultima partita in maglia partenopea e nel massimo campionato di Erasmo Lucido;

-17 maggio 1981: seconda e ultima gara in serie A e con il Napoli di Francesco Palo;

-5 maggio 1985: debutto nel massimo campionato e con la casacca del ‘Ciuccio’ di Ciro Ferrara.

VENERDÌ 5 DICEMBRE 2025

Amarcord, gli avvenimenti del 5 dicembre

Quattrocento partite con il Tottenham. Nel 1921 regalò agli ‘Spurs’ la FA Cup e poi festeggiò anche la Supercoppa inglese. Il 5 dicembre 1900 era nato Jimmy Dimmock. Lo stesso giorno di Robert Joyaut, vincitore di due Coppe di Francia con i Red Star di Parigi.

Oggi avrebbe compiuto cent’anni Carlos Bello, che in Italia giocò con Sampdoria, Sestrese e Taranto. Festeggia gli ottanta Gastone Giacinti, sei presenze in serie A con il Foggia e ventidue in B (18 con il Cesena, quattro con i ‘Satanelli’). Sessanta invece per Carlton Palmer, che con lo Sheffied Wednesday conquistò una Coppa di Lega. Il 5 dicembre 1975 si spegneva Carlo Villa, il quale nel massimo campionato vestì le maglie di Inter e Genoa.
GIOVEDÌ 4 DICEMBRE 2025

Gli incroci tra Lazio e Milan in Coppa Italia

Quando pensi alle sfide tra Lazio e Milan in Coppa Italia ti tornano subito in mente la doppia finale del 1998 o alle semifinali del 2004 (quelle che portarono poi al trofeo la ‘banda Mancini’). La prima sfida tra biancocelesti e ‘Casciavit’ in questa competizione è datata 6 aprile 1939: a San Siro si disputavano gli Ottavi e il Diavolo la spuntò 2-1.

La seconda volta, ancora a Milano (18 maggio ’41) vinsero i capitolini ‘all’inglese’, mentre la terza (19 ottobre 1941) fu ricca di gol con successo per 4-2 del Milan. La prima volta a Roma, il 1° settembre ’76, vinsero i meneghini, che quella coppa la vinceranno. Torniamo’ in Lombardia (a Monza, per inagibilità di San Siro) il 3 settembre 1988, con vittoria 2-1 del Diavolo. Nell’edizione 1998-’99 la Lazio eliminò i rossoneri agli Ottavi: il contrario dei Quarti del gennaio 2002. Il 3 dicembre 2008 (Ottavi) i biancocelesti espugnarono il Meazza. Nei Quarti del gennaio 2012 la spuntarono i ‘Casciavit’. Scusate se abbiamo dimenticato altri incroci in Coppa Italia tra Lazio e Milan.

MERCOLEDÌ 3 DICEMBRE 2025

Se n’è andato Arcadio Venturi

I problemi del calcio italiano: oggi, più che gli allenatori, mancano gli educatori. Se n’è andato ieri a 96 anni Arcadio Venturi, che dell’Inter è stato tecnico delle giovanili e poi allenatore in seconda durante il quinquennio di Trapattoni.

‘Gioanin’ citò anche lui in uno speciale di Telelombardia curato da Gian Luca Rossi dedicato alla prima Coppa Uefa della storia nerazzurra. E’ stato fondamentale per la crescita di Beppe Bergomi. Della Beneamata fu anche calciatore per tre stagioni, dopo nove campionati alla Roma. Nel 2016 il club giallorosso -della quale fu capitano- lo inserì nella Hall of Fame.

MARTEDÌ 2 DICEMBRE 2025

Amarcord, gli avvenimenti del 2 dicembre

Giorgio Chiellini volle ricordarlo durante una trasmissione serale del 4 dicembre 2005. Se n’era andato due giorni prima. Allenò anche il Livorno e fu vice di Maldini nell’Under 21: diventandone poi il successore, con la chiamata di ‘Cesarone’ alla guida della Nazionale maggiore. In Serie A giocò nella Sampdoria. Oggi è il ventesimo anniversario dalla morte di Rossano Giampaglia.

Si spense esattamente due giorni dopo l’uruguaiano Bruno Zapirain, che in Italia giocò nell’Inter. Con la ‘Celeste’ conquistò una Copa America. Il 2 dicembre 995 Valeriano Fiorin metteva a segno l’unica rete con la maglia del Venezia.
LUNEDÌ 1 DICEMBRE 2025

I settant’anni di ‘Spillo’ Altobelli

Passato, presente e… “Una volta la prima cosa che insegnavano nei settori giovanili era la tecnica. Oggi invece è l’ultima“. Si è espresso così Giampiero Marini a Sonnino (Latina), paese natale di Alessandro Altobelli, nella penultima giornata dedicata ai festeggiamenti per i settant’anni di ‘Spillo’.
Un evento voluto anche dalla Pro Loco locale e che ha visto – pure – Alberto Cerruti – celebre giornalista della Gazzetta dello Sport per quasi mezzo secolo- nei panni di moderatore. Erano presenti inoltre Carlo Muraro, il (co)fondatore della Nazionale Italiana Magistrati, Piero Calabrò e Franco Selvaggi.
‘Spadino’ ha voluto fare una precisazione: “Io in Spagna solo per portare le valigie? Venni convocato in Nazionale anche prima del Mondiale…“. Diversi aneddoti su Bearzot… E una certezza: “Vinse il gruppo“, come ha voluto poi ricordare Bruno Conti. “E’ una vergogna che la città di Milano non glia abbia ancora dedicato una via. Avrebbe dovuto conferirgli anche l’Ambrogino d’Oro“, ha affermato Cerruti. Sottolineando: “Quell’Italia vinse il Mondiale segnando sempre e solo su azione, senza terminare la partite ai tempi supplementari o ai rigori“.
Nel pomeriggio, allo stadio comunale di Sonnino, Altobelli ha detto: “Come risolvere la crisi del calcio italiano? Iniziamo a fare un passo indietro…“.

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