Seconda sconfitta consecutiva per il Torino che paga i momenti di difficoltà nel primo tempo e le occasioni non sfruttate nel secondo. Una partita caratterizzata da ritmi alternati: il primo quarto d’ora è bloccato, con le due squadre che sembrano aver paura di attaccare o di fare il gioco. Poi Adams prova ad accendere la partita con una conclusione disperata da metacampo, terminata fuori. Da qua, il Lecce prende in mano la partita e, grazie soprattutto alla qualità di Ramadani e Berisha (prestazione superlativa oggi), mettono in difficoltà la formazione allenata da Baroni. Al 20′ i padroni di casa passano in vantaggio: da calcio d’angolo nessuno marca Coulibaly sul secondo palo che batte Israel di testa. Maripàn prova a salvare ma nulla da fare, 1-0 con responsabilità difensive evidenti. Il Toro accusa il colpo e due minuti dopo subisce il secondo gol, con una difesa colta impreparata sulla manovra veloce del Lecce, gestita da Berisha che serve il secondo assist della sua partita per Banda, sfuggito a Pedersen sulla fascia sinistra. Pian piano i granata reagiscono e iniziano a guadagnare campo, ma la svolta arriva con il primo cambio: al 36′ infatti esce Gineitis (in assoluta difficoltà) ed entra Zapata. Quest’ultimo diventa la maggior preoccupazione della difesa del Lecce ma soprattutto un punto di riferimento per la squadra, che finisce il primo tempo con la speranza di recuperare i due gol subiti, viste le ottime occasioni, seppur non capitalizzate.
La seconda metà di gioco si apre come la prima, infatti le squadre sono di nuovo bloccate aspettando che qualcuno faccia la prima mossa. Stavolta il Toro prende l’iniziativa ed è cruciale, infatti dopo un paio di occasioni arriva il gol del 2-1: errore di Banda in ripartenza che si allunga il pallone e lo perde, allora Vlasic riparte e con un azione personale serve Adams che attacca bene lo spazio sulla destra e, grazie anche a una deviazione decisiva, batte Falcone. I granata continuano ad attaccare per quasi tutto il secondo tempo, con un Lecce dietro la linea della palla che attacca a sprazzi. Il momento cruciale arriva prima del 90′: Tete Morente calcia senza volerlo Coco anziché il pallone e, dopo un controllo al var, viene assegnato il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Asllani, che però si fa ipnotizzare da Falcone. Dunque si rimane 2-1 fino alla fine e arriva la vittoria dei padroni di casa.
Dunque non arriva la reazione dopo la sconfitta sonora di lunedì contro il Como e questo complica il cammino del Torino in campionato. Ciò che non ha funzionato oggi è sicuramente il castello difensivo adottato da Baroni in marcatura difensiva, buono nell’idea ma non efficace in campo (vedi primo gol). Male anche nelle palle inattive, il che è strano essendo considerato un punto di forza di questa stagione. Il tecnico Toscano fa il possibile e i cambi sono in parte azzeccati(non bene Masina) ma paga la troppa timidezza nel provare a fare il gioco, le occasioni sprecate e un problema ormai ricorrente, ovvero una squadra che ha bisogno di un brutto colpo per avere una reazione positiva e fare la partita. Questo dimostra che le potenzialità di fare grandi partite ci sono, ma non escono tutte le partite.
Da segnalare oggi un ottimo rientro di Israel, incolpevole sui gol e sicuro tra i pali, e un ottimo Zapata, che svolta la partita dal momento del cambio.
Interessante inoltre il cambio modulo nell’ultima parte della partita: il 4-2-3-1 va tenuto in considerazione vedendo il potenziale del reparto offensivo.
6
Incolpevole sui due gol subiti e mostra sicurezza. Il suo rientro è importante per la squadra
6,5
Gioca bene, nessuna sbavatura, ottimo in marcatura come sempre e interventi difensivi importanti
5,5
Sicuramente la grinta non manca, ma tanti errori tecnici e di scelta
5
Soffre, non marcatura rivedibile su Coulibaly in occasione del gol e poca lucidità in più momenti (NGONGE 6: Entra bene, fa il compitino)
5
Torna al punto di partenza: nonostante le ultime partite fosse andato bene, oggi male sulla fascia, dove subisce le giocate di Banda e le avanzate del Lecce (LAZARO 5,5: Non pervenuto, tocca pochi palloni)
5,5
Gara difficile oggi a centrocampo, viste le prestazioni del centrocampo pugliese e Cesare subisce molto
5
L’errore dal dischetto è un’aggravante sul voto, per il resto non bene, soprattutto in fase di possesso
5
Inesistente ed è quello in maggior difficoltà a gestire le manovre del Lecce nel primo tempo, tant’è che Baroni decide di sostituirlo già nella prima frazione di gioco (ZAPATA 6,5: La partita cambia al suo ingresso, mette fisicità e qualità, preoccupando la difesa avversaria e creando spazi per i compagni)
6
Meglio di Pedersen, ma dalla parte sua deve ringraziare che Pierotti è inesistente. Colpisce una traversa nel primo tempo, derivata da un cross sbagliato. Da un buon supporto alla manovra offensiva e fa il compitino in difesa (MASINA 5: Sbaglia tutto quello che deve sbagliare praticamente)
6,5
Bene: ottime giocate, si impegna, mette in difficoltà la difesa del Lecce, fa assist creando il panico nella difesa avversaria. è in fiducia e si vede (ABOUKHLAL 6: Come Ngonge, ma ha tanto da dimostrare)
6,5
Prestazione non straordinaria, ma segna il gol che aveva aperto a una possibile rimonta. Per il resto si sacrifica e si mette a disposizione
7,5
Lezione di calcio da parte sua: serve due assist, dimostra tutta la sua qualità e fa la differenza. Superlativo
5
Invisibile, ci si accorge di lui solo quando esce dal campo
6,5
Mostra carattere e gestisce bene i momenti di tensione. Ottimo metro di arbitraggio.



