Il turno infrasettimanale nasconde grosse insidie, con carichi di allenamento ridotti e più partite da preparare nel giro di soli sette giorni. Bologna e Torino si spartiscono la sosta allungando entrambe la striscia di risultati utili consecutivi. Dopo la sosta nazionali nessuna delle due formazioni ha mai perso, seppur i rossoblù siano stati impegnati anche sul fronte Europa. Una partita non certamente delle più spettacolari con i granata in balio del possesso palla del Bologna, lento e compassato. Blocco basso, con tutti gli effettivi dietro la linea del pallone per gli ospiti, i quali, inaspettatamente, si rendono più pericolosi nella prima frazione con la traversa colpita da Adams sulla concessione di Vitik. La ripresa si apre con un cambio per la troupe di Niccolini (Italiano presente dallo Sky box) che inserisce Castro per Dallinga, non cambiando nulla sul piano tattico. Lo spartito è il medesimo: il Bologna ha la palla, il Torino guarda. Ngonge subito viene fermato proprio dal ceco dopo una bella percussione in area di rigore, prima che sia Bernardeschi a rispondere impegnando Paleari, già chiamato in causa nel primo tempo su Lykogiannis. Il greco ritenta la sorte, ma il pallone sibila alla destra del portiere granata. Il tempo scorre inesorabilmente e le mosse dei due allenatori non sono forzate, bensì misurate, seppur non ci sia alcun sussulto che possa modificare l’esito, rimasto invariato. Il Bologna non riesce a equiparare le vittorie di Juventus, Como e Roma delle 18:30, scalando di una posizione, la quale varrebbe ugualmente l’Europa.
6
Spettatore non pagante. Vero che il Toro bussa con Adams e le conclusioni deviate di Vlasic e Casadei, ma nessuna nello specchio.
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Alterna scelte buone ad altre meno buone nell’arco della stessa azione, complicandosi la vita. Cresce nella ripresa.
6
Avrebbe potuto prendersi la palma di migliore in campo se non fosse per quell’errore che per poco non costa caro ai suoi nel primo tempo. Ottima chiusura su Ngonge e diagonale perfetta sullo scatto di Simeone.
6,5
Le “lucumate” andrebbero poi soppesate dalle volte in cui esce palla al piede, trova i giusti traccianti per la trequarti. Fine nel colpo di tacco nel primo tempo con l’uomo attaccato.
6
Finalmente rispolvera il mancino andando alla conclusione per ben due volte: in una impegna Paleari, nell’altra solo esterno della rete, seppur il tiro parta bene.
6
Come sempre macina chilometri a tutto spiano. Si abbassa a impostare fungendo da braccetto. (FREULER 6: Play per play, non cambia nulla, così come il giudizio.)
6
Non velocizza la manovra, ma è ordinato come suo solito, uncinando palloni e mantenendo possessi.
6
Ha qualcosa da farsi perdonare e fin dalle prime battute è furente. Impensierisce Paleari nella ripresa, apparendo il più propositivo sulla trequarti del Bologna. (ORSOLINI 6: Una mezz’ora per provare a incidere, ma viene poco servito, anche se quei pochi palloni toccati comunque vanno a buon fine.)
5,5
Salta la trasferta di Firenze per via di un “botta” al ginocchio per poi ripresentarsi questa sera un po appannato e non nel migliore delle condizioni. (FABBIAN s.v.)
5,5
Con Tameze alle calcagna non riesce mai a districarsi dalla marcatura, quando lo fa viene steso. (DOMINGUEZ 5,5: Si vede che ha voglia di dimostrare, anche se eccede in alcune circostanze, intestardendosi. )
6
Questa volta non dobbiamo attendere per vedere le prime sponde andate a buon fine. Lavora spalle alla porta, ma non sbaglia mai. (CASTRO 6: Un tempo a testa ma il gol non arriva. Tiene lontano l’uomo spalle alla porta. )
6,5
Corre tantissimo, spendendo energie ma rifiatando soltanto una volta conclusa l’azione. Va a contrasto uscendone spesso vittorioso.
5,5
Non entra bene in partita, sciupando una possibile ripartenza sbagliando il passaggio che avrebbe apparecchiato Pedersen in porta.
6
In controllo e in gestione, unica annotazione il cartellino mancato a Tameze anzitempo.



