Il Capitano è fatto di un’altra Pasta, la risolve lui

Vittoria conquistata nel secondo tempo e non senza soffrire. Ci pensa capitan Lautaro a mettere le cose a posto con una doppietta.

Primo tempo nerazzurro così così con un Luis Henrique ancora non sceso in campo ed un Acerbi molto preoccupato di controllare N’Zola. Scuffet non si rende protagonista di nemmeno una parata, ossia tutti i tentativi nerazzurri finiscono fuori dai tre pali. Sommer invece, almeno in due occasioni anche se non impegnative, fa capire di esserci. Lautaro che cerca il gol poco aiutato da Thuram ancora fuori condizione. Dimarco regge la banda sinistra dove Bastoni si preoccupa forse anche troppo di Touré, tutta un’altra cosa rispetto alla destra presidiata da Mister 23 milioni. Barella si danna l’anima poco aiutato dagli altri due e da un Sucic in piena fase involutiva. Il Pisa fa quello che può pur non disdegnando sortite in avanti. Finisce la prima parte senza infamia e senza lode da parte degli uomini di Chivu.

Il secondo vede l’Inter molto più volitiva e decisa a prendere in mano la partita pur non creando importanti occasioni. Il Pisa si rende comunque pericoloso soprattutto in un paio di ripartenze, quella di N’Zola finisce con una conclusione che sfiora il palo. I cambi interisti fanno la differenza soprattutto quello di Zielinski dopo l’intervallo al posto di uno spento (eufemismo permettendo) Sucic. L’ingresso poi di Pio Esposito al posto di Thuram è decisivo provocando il primo gol di Lautaro che con un bellissimo tiro al volo di sinistro trafigge Scuffet. Il raddoppio arriva grazie ad un assist di Barella e da zero passi sempre l’argentino spinge il pallone in rete anticipando Touré.

Non succede più nulla se non il cambio dell’ammonito Acerbi per Bisseck, Diouf anziché Luis Henrique ed infine Carlos Augusto a poco dalla fine per Lautaro. Nel dopopartita Gilardino fa i complimenti ai suoi confermando il momento positivo di questo mese e mezzo, la prestazione c’è stata e l’atteggiamento da parte di tutti è quello giusto. Chivu da parte sua dice che quella di oggi non era una partita semplice. Il nostro capitano è importante ed un allenatore non è più bravo o più scarso nei cambi, loro devono dare una mano anche partendo dalla panchina.